Lunedì a Roma confronto su Isis, web ed estremismo criminale

Roma – ‘Confronting criminal terrorist threats’. E’ il titolo della conferenza, organizzata dalla Nato Defense College Foundation in collaborazione con il Nato Science for Peace and Security Programme, il Policy Center for the New South e il Nato Defense College, che si terra’ lunedi’ 9 dicembre a Roma, presso la Sala della Protomoteca, Musei Capitolini, in Campidoglio. I lavori cominceranno alle 13.30 e termineranno alle 19. Privati della loro dimensione territoriale, oggi i movimenti jihadisti stanno rimodellando la propria natura e strategia, ritracciando le loro reti transnazionali e traendo vantaggio da tutta una serie di nuove tendenze relative ad un mondo sempre piu’ interconnesso.

Di conseguenza, i security provider internazionali e i governi nazionali si trovano a dover affrontare nuovi tipi di minacce ibride che richiedono risposte articolate su piu’ livelli e impongono un ripensamento delle attivita’ di controterrorismo. Come spieghera’ Petter Nesser, ricercatore del Norwegian Defence Research Establishment e tra i maggiori esperti di network jihadisti in Europa, la guerra al terrore e’ lungi dall’essere vinta.

Nonostante una netta diminuzione del numero di attentati di matrice islamica contro i Paesi europei e il crescente impegno delle nazioni occidentali nello sviluppo di programmi contro il terrorismo e l’estremismo violento, la propaganda jihadista continua a reclutare un numero significativo di individui e il ritorno dei foreign fighter nei propri Paesi di origine resta una minaccia considerevole. Dati ufficiali relativi a questi temi sono raccolti nel recente Global Terrorism Index 2019, che verra’ presentato durante l’evento da uno dei suoi autori, Lea Perekrests, vice direttrice delle Operazioni in Europa e nella regione Mena presso l’Institute for Economics and Peace.

Secondo il rapporto, tra le nuove tendenze da monitorare c’e’ la preoccupante ascesa in Europa del terrorismo politico legato all’estrema destra, cosi’ come il fatto che gli attori non statali stiano sempre piu’ sfruttando, a livello operativo, gli ultimi sviluppi della tecnologia contemporanea. A questo proposito, un intero panel sara’ dedicato alla dimensione del virtuale come piattaforma cruciale per la propaganda, la comunicazione e il coordinamento logistico dei gruppi terroristici.

In particolare, l’intervento di Louise Shelley (direttrice del Terrorism, Transnational Crime and Corruption Center) si concentrera’ sul legame sempre piu’ forte che intercorre tra reti criminali e terroristiche, fornendo un’analisi approfondita dell’ampio spettro di attivita’ illecite di cui i terroristi oggi si servono per finanziare le proprie attivita’, dai cyber-traffici al riciclaggio di denaro e all’uso di criptovalute. L’evento sara’ strutturato in tre sessioni. Maggiori informazioni sui temi trattati sono disponibili nel programma e sulla pagina del nostro sito dedicata all’iniziativa.

I lavori si svolgeranno in lingua inglese. Sedici oratori altamente qualificati parteciperanno all’evento. Tra loro: Fernando Reinares, analista e direttore, Programma sulla Radicalizzazione Violenta e il Terrorismo Globale, Elcano Royal Institute, Madrid; Jeffrey P. Hardy, direttore generale, Transnational Alliance to Combat Illicit Trade, New York; Rida Lyammouri, senior Fellow, Policy Center for the New South, Rabat; Richard Hooker, professore, National Security Strategy, National War College, Washington D.C.