M5S, Diaco: Malagrotta, che fine hanno fatto fondi per post mortem trentennali?

Roma – “Finalmente sono stati stanziati 250 milioni di euro per la bonifica della ex discarica di Malagrotta, sicuramente un passo decisivo in avanti per salvaguardare salute, cittadini e ambiente. Però le problematiche conseguenti all’utilizzo quasi cinquantennale della discarica di Malagrotta non finiscono con la sua chiusura.”

“Non a caso la Commissione europea vuole che l’invaso ubicato nella Valle Galeria venga messo in sicurezza attraverso il capping. Ora, visto che nella tariffa per ogni tonnellata di rifiuto in ingresso di qualsiasi discarica è compresa una quota che ogni gestore deve accantonare per il post mortem trentennale, come M5S capitolino ci chiediamo che fine abbiano fatto quei fondi.”

“E attenzione: il post mortem di una discarica viene anche inserito in bolletta, per cui nei bollettini che l’Ama manderà agli utenti ci sarà anche una quota di post mortem. Una somma che, vista la ultra decennale vita di Malagrotta, dovrebbe ammontare a centinaia e centinaia milioni di euro: possibile che non ve ne sia traccia? E se esistono questi fondi deve esistere anche un progetto per bonificarla: come viene coperta e ripulita la discarica?”

“È assurdo e increscioso che il cittadino inconsapevole paghi due volte: per la messa in sicurezza del sito, che ancora non ci è dato sapere come verrà effettuata, e per la tariffa di ingresso dei Tmb presenti a Malagrotta. Chiediamo al sindaco Gualtieri risposte certe e non elusive in merito”. Così in una nota Daniele Diaco, consigliere capitolino M5S e vicepresidente della commissione Ambiente. (Agenzia Dire)