M5S, Lombardi: ecco perchè con inceneritore rischiamo di ‘bruciarci’

Roma – “Secondo il recente rapporto 2022 sull’Economia Circolare curato dal Circular Economy Network (CEN) e dall’Enea, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, l’Italia è al primo posto, assieme alla Francia, nella classifica delle 5 principali economie europee prese in esame, ovvero Italia, Francia, Germania, Polonia, Spagna.”

“Nel 2020 infatti, a fronte della media Ue del 12,8%, l’Italia è riuscita a raggiungere un tasso di utilizzo circolare della materia l’Italia del 21,6%. Una percentuale che, secondo gli obiettivi indicati dal PNRR, entro il 2030 deve arrivare almeno al 30%. Abbiamo quindi un ottimo punto di partenza e un grande potenziale per poter utilizzare correttamente i fondi del PNRR, nel modo in cui ci viene indicato dall’Unione Europea, che ne ha appunto vincolato l’uso a specifiche linee guida.”

“Altrimenti rischiamo di mancare l’obiettivo di questa stagione di investimenti, che, tra le altre cose, chiede all’Italia anche di ridurre la produzione dei rifiuti del 50% entro il 2040. Continuare a produrre rifiuti e a bruciarli significa andare in direzione opposta alle linee guida dei fondi europei concessi all’Italia; e aggravare la carenza di materie prime, che sta subendo un’ulteriore e allarmante accelerazione legata alla guerra in Ucraina.”

“Nel 2021 infatti, secondo i dati ISTAT ed EUROSTAT citati dal report 2022 sull’Economia Circolare, l’Italia ha importato complessivamente oltre 160 milioni di tonnellate di materiali, tra minerali, metalli, fossili e biomasse, registrando rispetto al 2020 un aumento del 76% dell’import di metalli e dell’8% di combustibili fossili, che rappresentano il 72,6% del totale dei materiali importati.”

“Un dato che ci dice che ci conviene, economicamente oltre che ecologicamente, investire su efficientamento energetico, rinnovabili e sul risparmio e recupero di materia prima, ovvero sull’economia circolare.”

“È infatti proprio la carenza di materie prime che sta frenando la ripresa post pandemica dell’Italia che se vuole davvero decollare – questo è quello che ci dice il report 2022 CEN-Enea sull’economia circolare – deve passare necessariamente per il disaccoppiamento tra crescita e consumo di risorse, che per l’Italia rimane tuttora un obiettivo mancato ma che invece potrebbe aprire una nuova e considerevole fetta di mercato alle nostre imprese con un’occupazione di qualità, migliorando in altri settori ancora deboli come ecoinnovazione, riparazione, riduzione del consumo di suolo.”

“Questo è il futuro su cui dobbiamo investire, anche a Roma. Non bruciamocelo con soluzioni vecchie come l’inceneritore già bocciate dall’economia, dal mondo produttivo, lavorativo, dall’ambiente e dall’Europa!”. E’ quanto si legge nella nota dell’assessore regionale all’Ambiente Roberta Lombardi. (Agenzia Dire)