M5S prova a stoppare rimozione sampietrini: gruppo in aula la ferma

Roma – Con un voto tattico di astensione, il M5S in Assemblea capitolina ha ‘disinnescato’ il tentativo di parte della maggioranza di bloccare la sostituzione dei sampietrini con asfalto nelle strade piu’ trafficate del centro di Roma.

La mozione in oggetto, presentata dai pentastellati Gemma Guerrini, Roberto Allegretti e Simona Donati, e’ stata infatti respinta dall’Aula con 19 astenuti, 5 contrari e solo 7 favorevoli: il provvedimento chiedeva l’impegno della sindaca Virginia Raggi e della Giunta a trovare soluzioni alternative nell’ambito del ‘Programma Strade nuove’ per evitare lo sradicamento dei tradizionali lastricati a sampietrini, definiti dai proponenti “come le pietre d’inciampo, che diventano inutili se si tolgono i lastricati”.

La mozione, ha spiegato Guerrini, “illustra in maniera esaustiva gli aspetti tecnici e di convenienza economica, il rispetto ecologico e la resistenza garantita dal lastricato a sampietrini. Il concetto negativo che si ha del lastricato a sampietrini deriva da una strumentalizzazione storica fatta dalle precedenti amministrazioni per nascondere l’incapacita’ e accortezza di manutenere le nostre strade e si incolpo’ il lastricato stesso piuttosto che riconoscere le proprie responsabilita’”.

“Grazie agli interventi di questa amministrazione quella dell’ammaloramento delle strade non e’ neanche piu’ un’emergenza, nonostante cio’ questa amministrazione sembra essere ancora sotto il fascino di quella narrazione strumentalizzante e si adagia su un concetto di considerazione di questo tipo di lastricato che rispecchia una visione culturale del patrimonio della citta’ che non dovrebbe appartenere al M5S”.

Per la prima firmataria della mozione “spostare i sampietrini dal loro alloggio storico e’ un’operazione di feticismo culturale, che non e’ un’ingiuria ma un termine tecnico che deriva dalle discipline etnografiche ed etnologiche. Non stiamo difendendo il sampietrino in se’, ma un monumento e documento storico della citta’, e cioe’ le vie lastricate. Di questo monumento da questa amministrazione mi aspetto la tutela. È inutile mettere le pietre di inciampo dove ci sono i sampietrini storici che quelle operazioni che noi oggi ricordiamo con un senso di disperazione e tragedia quando noi togliamo i sampietrini storici che hanno visto quelle operazioni”.

“Se noi andiamo a rimuovere i sampietrini di via Nazionale, noi rimuoviamo quel tappeto rosso che l’Italia appena unita srotolo’ per i turisti che arrivavano dalla nuova stazione ferroviaria, quindi stiamo distruggendo la storia- prosegue Guerrini- Qualcuno dice ‘Ma Sovrintendenza capitolina e Soprintendenza ministeriale hanno dato il loro benestare’. Certamente. Vorrei ricordare che a capo del Mibac c’e’ un signore che ha prestato l’Uomo vitruviano di Leonardo a Parigi e ha permesso il Divo Nerone sul Palatino e porta avanti il disegno di rimodulazione e mortificazione delle competenze delle Soprintendenze statali”.

“La nostra Sovrintendenza ha invece a capo un assessore che non si risparmia a dire che condivide questa visione della cultura, ma cosi’ come Franceschini pensa a una bella pedana nel Colosseo per far combattere i centurioni, altrettanto a Roma si e’ pensato quando si e’ dato l’annuncio del restauro dell’area sacra di largo Argentina di girarci un bel film”.