M5S senza numeri, seduta non si apre: Aula costretta a maratona

Roma – Si blocca la discussione della ‘manovra Coronavirus’, la delibera di Giunta da olttre 420 milioni di euro per la salvaguardia degli equilibri di bilancio e variazione al bilancio di previsione 2020-2022 che l’Assemblea capitolina e’ chiamata ad approvare entro il 30 settembre, con centinaia di odg ed emendamenti ancora da esaminare.

Il Movimento Cinque Stelle non e’ stato infatti in grado di garantire la presenza del numero legale di 24 consiglieri, fermandosi a 23 (assenti 4 consigliere sui 27 del gruppo: Alessandra Agnello, Annalisa Bernabei, Agnese Catini e Simona Ficcardi), costringendo il presidente dell’Aula, Marcello De Vito, dopo quattro appelli a vuoto, a togliere la seduta.

L’Assemblea e’ stata quindi aggiornata a lunedi’, quando era gia’ prevista una nuova seduta, con la seduta che sara’ in seconda convocazione, e quindi con un numero legale piu’ basso, per gli argomenti iscritti all’ordine dei lavori di oggi e non trattati (a partire dalla manovra) e in prima convocazione per gli altri argomenti: tra questi figurano le delibere 188 e 189, rispettivamente sulla determinazione delle aliquote e sul Piano economico e finanziario del servizio rifiuti, sempre in scadenza il 30 settembre ma approvate in Giunta solo martedi’ 22.

Su questi due provvedimenti la presidente della commissione Bilancio, Sara Seccia (M5S), e’ stata costretta a convocare d’urgenza l’organo per esprimere parere e inviarli oggi per l’inserimento nell’ordine dei lavori dell’Aula: una evidente compressione dei tempi di discussione dell’Aula che ha fatto infuriare le opposizioni e che non sarebbe stata gradita neanche allo stesso De Vito, che avrebbe criticato il metodo applicato dalla Giunta accettando di calendarizzarle immediatamente per ragioni di tutela dell’ente, convocando il Consiglio anche martedi’ e mercoledi’ prossimo, con quest’ultima seduta a oltranza.