Matone: Confronto? Michetti a testa alta, Gualtieri freddo

Roma – “Michetti è uscito dal confronto a testa alta: molto più empatico, comunicativo e simpatico di Gualtieri. E’ stato positivo andare a questo confronto anche se i tempi calibrati lo hanno reso abbastanza mortale, la formula è un po’ imbalsamata ma è legata alla par condicio. Enrico ne è uscito alla grande anche perché Gualtieri è risultato freddo, gelido, ripetitivo nei contenuti.”

“Bisogna anche saper parlare al cuore di chi sta davanti al televisore. Secondo me Gualtieri non l’ha fatto perché è anche un suo limite caratteriale. Ci sono persone che sanno parlare al cuore della gente e altre che non lo sanno fare e lui è tra questi”. Così Simonetta Matone, candidato pro Sindaco di Roma per il centrodestra, intervistata da ‘Gli Inascoltabili’, un programma radiofonico di New Sound Level FM90.

“Se Michetti riuscisse ad arrivare in Campidoglio sarebbe coadiuvato da una squadra eccellente nella quale mi ci metto pure io. Ci siamo presentati con un ticket che è un quadrumvirato, la gente questo dovrebbe prendere in esame indipendentemente da destra e sinistra: Michetti sindaco, Matone pro sindaco, Sgarbi si occuperà di cultura e Bertolaso.”

“A proposito benvenuto in squadra, io gli farei un monumento a Bertolaso, lo conosco nel suo operare e io ricordo un tragico consiglio dei ministri sull’emergenza rifiuti che si svolse a Napoli, arrivai che in autostrada c’era uno scenario apocalittico, lui in 15 giorni ha risolto il problema.”

“Noi abbiamo dei nomi di punta che dovrebbero rassicurare l’elettorato, il Sindaco è grande esperto di procedimenti amministrativi, io ho dimostrato sul campo di potermi occupare di sicurezza e di servizi sociali con una grande competenza ed esperienza manageriale. Ho lavorato con tanti governi: Andreotti, Craxi, Berlusconi, Monti e Letta. Abbiamo gente collaudatissima possiamo pesare che adesso ritornano questi?”, ha aggiunto.

“Anche la scelta del vice sindaco da parte di Gualtieri, da quello che sento avrebbero scelto una persona, per carità magari preparatissima in tema di Bilancio ma che sta dentro il Cda della Rai per le solite logiche di lottizzazione, spartizione divisione. Questa persona mi chiedo cosa sa di Roma? Ci è mai andata nelle periferie?”

“Leggo sui giornali che questo signore aveva il braccialetto elettronico spero non sia vero perché se lo fosse sarebbe ancora più grave infatti grazie al sistema di controllo già si sapeva che era in corso un’evasione dai domiciliari.”

“Il ministro ha fornito la spiegazione che si è volutamente evitato d’intervenire per evitare degenerazioni io mi permetto da magistrato di dissentire, poi ulteriori valutazioni ognuno se le fa nel chiuso della sua cameretta perché vorrei evitare di essere denunciata visto che non mi è mai accaduto. Lunedì aspetterò i risultati con la mia giovane squadra, abbiamo lavorato tanto ma ci siamo davvero divertiti in questa campagna elettorale”, ha concluso Matone. (Agenzia Dire)