Mattarella: rastrellamento ebrei Roma monito per nostra civiltà

Roma – Quest’anno si celebra il 75esimo anniversario del 16 ottobre 1943, quando, durante l’occupazione nazista di Roma, oltre 1.000 ebrei romani furono presi e deportati nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Solo un esiguo numero, 16 persone, tra cui una sola donna, tornarono alle loro case. La Comunita’ di Sant’Egidio e la Comunita’ Ebraica di Roma, come ogni anno dal 1994, ricordano questo tragico momento della vita della citta’ con un ‘pellegrinaggio della memoria’.

In un messaggio per il settantacinquesimo della deportazione il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si e’ cosi’ espresso: “Il sacrificio, la tribolazione, il martirio di tanti innocenti, e’ un monito permanente alla nostra civilta’, che si e’ ricostruita promettendo solennemente ‘mai piu” e, tuttavia, ogni giorno e’ chiamata a operare per svuotare i depositi di intolleranza, per frenare le tentazioni di sopraffazione, per affermare il principio dell’eguaglianza delle persone e del rispetto delle convinzioni di ciascuno”.

“Il ricordo del 16 ottobre 1943 e’ un fatto decisivo per rafforzare la coesione sociale di Roma e dell’Italia- si legge in una nota- in un momento segnato da risorgenti episodi di razzismo, ed e’ significativa la presenza, crescente lungo gli anni, di giovani – studenti delle scuole e universita’ romane – e di immigrati ‘nuovi italiani’, insieme a cittadini di ogni eta’ e credo religioso. La marcia silenziosa per le vie di Trastevere e del quartiere ebraico sara’ accompagnata da alcuni cartelli con i nomi dei campi di concentramento nazisti e si concludera’ presso il Tempio maggiore di Roma con gli interventi di alcune personalita’”.