Mattia: è momento di fare rumore, prendiamoci spazio

Roma – “I dati Istat ed Eures sull’occupazione nella nostra Regione, rispetto all’ anno 2020, dicono che gli occupati sono scesi di 47mila unita’ con un decremento del 2%: il dato peggiore dell’ ultimo trentennio. Di questi 33mila sono donne con un tasso di contrazione del -1%. A questo si unisce il sovraccarico del lavoro di cura, della DAD, e della disparita’ retributiva tra i liberi professionisti”, medici, avvocati e psicologi tra gli esempi richiamati. “Ancora oggi in Italia 1 donna su 2 non lavora”. E’ una fotografia drammatica quella che ha ricordato Eleonora Mattia, presidente della IX Commissione – Lavoro e Pari opportunita’ della Regione Lazio che un anno fa ha scritto la legge 189 del 2019 sulla parita’ retributiva e l’occupazione femminile che, approvata all’unanimita’ in Commissione, passa ora in Aula dove sara’ calendarizzata al piu’ presto e che e’ stata presentata oggi in conferenza stampa in diretta streaming sulla pagina Fb della Regione Lazio.

Una giornata in cui “prenderci spazio e fare rumore” ha detto Eleonora Mattia aprendo la conferenza stampa a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Vicepresidente della regione Lazio, Daniele Leodori; l’assessora all’Agricoltura con delega alle Pari Opportunita’ Enrica Onorati; l’assessore al lavoro Claudio di Berardino; l’assessora alla Transizione ecologica Roberta Lombardi che ha parlato di “quote azzurre per i maschi nei luoghi di potere” e la Capogruppo della Lista Zingaretti Marta Bonafoni “colonna della commissione” come ha ribadito la presidente Mattia.

“La legge si rivolge a donne con lavoro autonomo e indipendente e stanzia 7,66 milioni euro per il triennio 2021-2023, strutturata in 22 articoli e 6 capi”, ha spiegato Mattia che ha illustrato le azioni messe in campo.

“L’istituzione della Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro’ che ricorrera’ il 7 giugno; contributi per le micro, piccole e medie imprese (MPMI) per la formazione di neoassunte a contratto a tempo indeterminato; il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza o con disabilita’, attraverso contributi da erogare agli enti locali per l’attuazione di progetti di iniziativa degli enti del Terzo settore; la riserva a valere sul Fondo del microcredito per le donne in situazioni di disagio sociale, il sostegno all’imprenditoria femminile attraverso l’apertura di una apposita ‘Sezione speciale regionale’ nell’ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese della legge 662/1996; l’erogazione di buoni per l’acquisto di servizi di baby-sitting e di caregiver e altre azioni positive in tema di condivisione delle responsabilita’ di cura e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.”

“Tali buoni potranno essere concessi, in via sperimentale, anche ai padri lavoratori che usufruiscono del congedo parentale, in alternativa alla madre lavoratrice”.

Nella legge regionale e’ prevista anche “l’istituzione di un ‘Registro regionale delle imprese virtuose in materia di parita’ retributiva’, alle quali saranno attribuiti benefici economici e premialita’ nonche’ titolo preferenziale negli appalti pubblici per l’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture di competenza della Regione o degli enti dalla stessa dipendenti o comunque controllati”.

In occasione della ‘Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro’, da celebrarsi ogni anno il 7 giugno, ha illustrato Mattia, verranno “premiate le imprese iscritte nel Registro regionale che si saranno particolarmente distinte nell’ambito della riduzione del divario salariale o che abbiano messo in pratica particolari e innovative azioni in materia di parita’”.

Non una giornata di facile vittoria, come Eleonora Mattia ha voluto ribadire per rendere tutti consapevoli del lavoro ancora da compiere, ma un impegno da assumere che dobbiamo a tutte le donne che vivono una condizione di discrminazione, a “quelle bambine e ragazze- ha voluto ricordare Mattia pensando alla lunga strada da compiere per il superamento degli stereotipi- che amavano la matematica e che hanno scelto le facolta’ umanistiche perche’ la matematica era considerata materia per i maschi”.

Un impegno condiviso in profondita’ da Marta Bonafoni, capogruppo della Lista civica Zingaretti, che ha tenuto a ricordare la cornice in cui questa legge andra’ a iscriversi, ovvero la notizia dell’uscita della Turchia dalla Convenzione da Istanbul, o quello che raccontano le lavoratrici di Amazon che riferiscono anche di molestie: “L’opportunita’ reale per le donne non e’ mai scattata nel mondo del lavoro- ha detto- E leggi come questa tracciano il segno di un potere che, non e’ di sopraffazione, ma generativo. Prossimo obiettivo della IX Commissione sara’- ha annunciato- la legge sull’omotransfobia”.

Marietta Tidei, presidente dell’XI Commissione per lo Sviluppo Economico, ha parlato della necessita’ di “cambiare il nostro sistema anche politico post-pandemia per la ripresa e di come le donne potranno avere un ruolo fondamentale in questo senso”. E sulla legge regionale presentata ha valorizzato l’aspetto “multidimensionale” che la caratterizza, sperando sia di ispirazione per “altre Regioni e per il Parlamento”.

Valentina Grippo, Vicepresidente della IX Commissione, ha parlato del lavoro svolto per questa proposta di legge come di una volonta’ politica di assumere “un ruolo di indirizzo per diventare pilota su alcuni temi”, “nonostante la legislazione nazionale sentiamo l’esigenza- ha concluso- di fare leggi regionali per politiche attive di contrasto alle diseguaglianze che si amplificano quando si sommano dinamiche di esclusione e discriminazione”.