Ministero Istruzione, protesta degli studenti: vogliamo certezze foto

Roma – Speravano di poter tornare in classe, dopo due mesi di didattica a distanza, ma anche oggi gli studenti delle scuole superiori non hanno potuto frequentare in presenza. Per questo un gruppo di ragazzi e ragazze si e’ ritrovato sotto la sede del ministero dell’Istruzione in viale Trastevere, a Roma, munito di megafoni e striscioni.

“Il governo ce l’aveva promesso. Sono nove mesi che si parla di scuola ma non sono ancora state adottate tutte le misure necessarie per farci tornare”, commenta Irene Galizzi, della Rete Studenti Medi, all’agenzia di stampa Dire.

“La scuola in presenza fatico a ricordarla. Mi manca poter vedere i miei compagni di classe, partecipare alle assemblee. Mi mancano anche l’ansia prima delle interrogazioni e i compiti in classe. Sto perdendo il mio ultimo anno di scuola e mi dispiace veramente tanto”.

Dalle 8 di questa mattina gli studenti protestano sulle scale del palazzo dell’Istruzione. “Da ora in poi saremo qui piu’ spesso. Stiamo brancolando nel buio e non vogliamo un rientro come il 14 settembre”, urlano dal megafono.

“Non esistono le condizioni materiali per tornare a scuola in sicurezza- aggiunge Daniele Conti, studente del liceo ‘Archimede’ di Roma- Le classi rimangono piccole, il trasporto insufficiente. Questa posticipazione del rientro rimane soltanto un altro spot elettorale sulla pelle degli studenti”.

I ragazzi chiedono quindi un rientro in classe, accompagnato pero’ da misure definite e maggiori investimenti per il settore scolastico. “Per noi la didattica a distanza non e’ una soluzione. La dad ha creato ancora piu’ disparita’ educativa e dispersione scolastica- aggiunge Daniele- Vogliamo tornare a fare veramente scuola in presenza e in sicurezza”.