Movimenti Abitare: mercoledì presidio sotto sede Acea

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Roma – “Nelle stesse ore in cui veniva sferrato l’attacco militare contro il Cinema Palazzo, in tante occupazioni abitative della citta’ avvenivano controlli a tappeto di operai e funzionari di Acea che, spesso senza spiegazioni e, talvolta, anche con la prepotenza, hanno cercato di raggiungere i contatori, a loro dire, per effettuare controlli per conto della societa’ e della Prefettura”. Cosi’ su Facebook i Movimenti per il diritto all’Abitare che annunciano per mercoledi’ alle 11 un presidio sotto la sede di Acea.

“Tale operazione, e la tempistica, hanno creato grande allarme tra gli e le abitanti delle occupazioni, certamente preoccupatə che potessero essere staccate le utenze, e dunque di rimanere senza acqua ne’ luce nel bel mezzo di una crisi socio-sanitaria di assoluta gravità”, scrivono.

“Tale intenzione e’ stata successivamente smentita dai comunicati di Prefettura e Acea che, tuttavia, non ci hanno certo lasciatə piu’ serenə. Acea infatti e’ una societa’ emblema della gestione privatistica di un bene essenziale come l’acqua, sancito come diritto umano universale nel 2010 e confermato in Italia dai referendum 2011 come un bene da gestire in forma pubblica e partecipata”.

“Un bene che invece diventa terreno di contesa sull’ordine pubblico, fonte di profitto anche in tempi di crisi, a scapito della tutela del territorio e di una risorsa finita che andrebbe protetta investendo, ad esempio, su una rete idrica ormai vecchia di decenni”, continuano.

“Negli stessi giorni i sindaci della provincia di Roma, con Virginia Raggi in testa, hanno invece votato per un aumento delle tariffe e per un piano economico dell’azienda che garantisce ogni anno circa 130 milioni di dividendi agli azionisti, mentre l’azienda stacca l’acqua per poche centinaia di euro di morosita’ e cerca di lavarsi la coscienza con un bonus idrico praticamente inaccessibile”.

“Un bene gia’ fondamentale in tempi ‘ordinari’ e ancor piu’ nel bel mezzo di una pandemia, e che chi vive in alloggi e immobili occupati per necessita’ rischia di vedersi sottratto a causa della liberta’ di manovra concessa agli enti gestori nel levare le utenze concessa da parte dell’articolo 5 del Piano Casa Renzi-Lupi”, si legge ancora nel post.

“Atto che, come abbiamo gia’ verificato con mano nel 2017 con via Quintavalle e, piu’ recentemente, col Cinema Palazzo, spesso e volentieri e’ l’anticamera di un intervento di forza pubblica che porti ‘a termine’ il lavoro iniziato dai distacchi”.

Pertanto “saremo dunque di nuovo in piazza mercoledi’ 9 alle ore 11 davanti alla sede centrale di Acea (Piramide) per chiedere alla societa’ quale intenzioni abbia, e per affermare che acqua, luce e residenza sono diritti per tutte e tutti, non una fonte di profitto o materia di ordine pubblico”.

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