Multiservizi, Campidoglio va avanti con gara a doppio oggetto

Roma – “L’amministrazione si e’ gia’ espressa sulla Roma Multiservizi con l’individuazione dello strumento della gara a doppio oggetto. La nostra posizione rimane la stessa, con l’obiettivo di avere una societa’ solida che eroghi servizi ai romani. La gara a doppio oggetto e’ quella che maggiormente garantisce i servizi e i diritti dei lavoratori. Il contratto global e’ in proroga da ben 8 anni, dalla societa’ sono gia’ arrivati diversi ricorsi in contraddizione tra loro. Noi ci siamo sempre assunti le responsabilita’ politiche delle nostre decisioni e continuiamo a portarle avanti, come con Atac. La nostra posizione rimane la stessa”. Lo ha detto l’assessore al Bilancio e alla Gestione delle partecipate di Roma Capitale, Gianni Lemmetti, nella sua relazione di apertura della seduta tematica dell’Assemblea capitolina sulla situazione della Roma Multiservizi, in corso a porte chiuse a Palazzo Senatorio.

Sulla questione e’ intervenuto anche il direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti: “La gara di cui si parla e’ stata gravata da una serie ricorsi in parte di Roma Multiservizi e in parte di altre societa’. Finora c’e’ stata una serie di pronunce a favore dell’amministrazione in termini di conferma della correttezza della gara a doppio oggetto come strumento, anche dall’Agcm, cosi’ come e’ arrivata la conferma del Tar all’esclusione dalla gara dell’Ati tra Multiservizi e Rekeep con cui il rischio d’impresa per l’amministrazione sarebbe stato superiore al 72%”. Secondo Giampaoletti “il Consiglio di Stato ha rimesso alla Comunita’ europea la pronuncia sulla correttezza dello strumento della gara a doppio oggetto solo in materia di conflitti con la normativa comunitaria sulla concorrenza, dicendo al contempo che non c’e’ nessun motivo di censura dal punto di vista della normativa nazionale”. Pertanto, ha concluso il dg capitolino, “abbiamo comunicato ai sindacati l’intenzione di procedere all’affidamento del servizio al soggetto che ha presentato un’offerta, ritenuta accettabile dal Comune, tramite procedura negoziata”.