Municipio VI, nasce ‘Mercato dei Sapori’

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Roma – Nel quartiere di Colle degli Abeti, nella periferia Est di Roma, nascera’ il ‘Mercato dei Sapori’. L’Assemblea capitolina ha infatti approvato all’unanimita’ la delibera di iniziativa del VI Municipio che prevede l’istituzione di un Mercato agricolo comunale a vendita diretta (Macvd) in via Luciano Conti. A illustrare la proposta e’ stato l’assessore al Commercio di Roma Capitale, Carlo Cafarotti.

“Appena approvata la proposta di delibera si provvedera’ alla gara per assegnare gli spazi- ha spiegato Cafarotti- Sul tema dellla concorrenza nel regolamento e’ previsto che i Farmer’s Market abbiano una distanza minima dagli altri spazi commerciali, e inoltre la loro presenza e’ limitata a solo alcuni giorni a settimana”.

Per il presidente della commissione capitolina Commercio, Andrea Coia (M5S), “c’e’ stata un’intensa collaborazione tra Comune e Municipi per l’istituzione di mercati agricoli sul territorio di Roma. Con una delibera abbiamo dato la possibilita’ ai Municipi di individuare aree per istituire i propri mercati agricoli all’aperto, luoghi in cui si vendono prodotti a chilometro zero. L’obiettivo e’ quello di incentivare la filiera corta, promuovere la vendita e l’acquisto di prodotti sani e favorire la creazione di posti di lavoro”.

Una proposta che ha messo d’accordo anche le opposizioni. “Il Pd vota in modo favorevole, segnalando che nel mezzo del quartiere Caltagirone viene pensata una struttura per portare servizi in una zona difficile, ma dobbiamo capire come renderli appetibili per gli operatori, che continuano a preferire le sedi private”, ha detto il capogruppo dem Giulio Pelonzi.

Per il presidente del gruppo di Fdi, Andrea De Priamo, “la delibera ha avuto voto favorevole da Fdi in Municipio e quindi confermiamo il voto. Gli odg respinti e il fatto che il bando venga dal dipartimento, non ce ne abbia l’assessore Cafarotti- ha aggiunto De Priamo- ci fanno comunque essere preoccupati perche’ si aggiungono a un intasamento esistente dovuto, forse, anche a una confusione della direzione politica”.

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