Musacchio: Rischio collusioni politico-mafiose in gestione pandemia

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    Musacchio: Rischio collusioni politico-mafiose in gestione pandemia –

    Le collusioni sono quelle intese segrete e fraudolente tra esponenti politici, pubblici amministratori e criminalità organizzata. Negli anni passati la politica prevaleva sulle mafie. Oggi avviene il contrario.

    Il traffico di stupefacenti è stato decisivo nel consolidare e rafforzare la potenza economica delle mafie. Gli enormi guadagni hanno reso indispensabili nuovi assetti imprenditoriali per la gestione di questi capitali. Le mafie agli inizi crearono aziende di diretta proprietà dei boss. In seguito, compresero che conveniva molto di più creare imprese “a partecipazione mafiosa” dove loro, pur non figurando mai direttamente, decidessero tutto. Questo nuovo assetto è utilizzato ancor oggi dalle mafie per rendere sempre più occulti gli investimenti dei capitali illecitamente accumulati.

    Il principale sforzo compiuto dalla criminalità organizzata moderna è rappresentato proprio dalla mimetizzazione degli investimenti di capitali in maniera da impedire di risalire alle origini illecite della loro provenienza. A fondamento della formazione dell’impresa a partecipazione mafiosa vi sono motivazioni legate al sistema di potere della mafia e a un più efficace controllo del territorio e dei mercati.

    Il legame tra politici, imprenditori e criminali è basato sulla convenienza, quindi ci sarà una compartecipazione del politico e del mafioso all’interno dell’impresa legale. In questo modo i gruppi criminali si ramificano ovunque a livello nazionale e internazionale.

    Non desti dunque meraviglia che le cosche siano già dentro i procedimenti che riguarderanno il “pre” e il “post” pandemia, compreso l’enorme giro d’affari che ruota intorno (Mes, Recovery Fund, Edilizia post pandemia). Gireranno, adeguatamente centellinati, oltre duecento miliardi di euro: un nuovo piano Marshall. In una simile situazione è necessario dilatare l’ottica e guardare agli affari delle grandi holding criminali. La totale libertà dei movimenti di capitali stimola le mafie verso quella finanza senza scrupoli e verso quei paradisi fiscali che servono per custodire e incrementare i loro guadagni illeciti.

    A completare questo quadro ci sono i rapporti più intensi con la sfera politica e le istituzioni pubbliche che saranno indispensabili per entrare a pieno titolo nella ripartizione dei fondi riguardanti la crisi pandemica. Stiamo attenti e vigili soprattutto alle contiguità e alle collusioni determinate dallo scenario politico-istituzionale del momento storico in atto. Le nuove mafie stanno già operando ma non si vedono!

    Vincenzo Musacchio*

    *Vincenzo Musacchio, giurista e docente di diritto penale, è associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). E’ ricercatore dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. E’ stato allievo di Giuliano Vassalli e amico e collaboratore di Antonino Caponnetto.

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