Museo Fascismo, Fiano: c’è già a via Tasso, Fosse Ardeatine e Ghetto

Roma – “Il museo del fascismo Roma gia’ ce l’ha. Ce n’e’ una sezione intera in via Tasso, dove gli antifascisti anche arrestati dai fascisti venivano torturati dalle SS, ce n’e’ una sezione a lungotevere Arnaldo da Brescia dove fu rapito per poi ammazzarlo il deputato socialista Giacomo Matteotti e dove sorge un cippo da omaggiare sempre, ce n’e’ un pezzo al Ghetto ebraico, dove le SS di Kappler arrestarono e fecero deportare oltre 1.000 ebrei, anche sulla base del loro precedente isolamento e della loro registrazione in una lista molto precisa compilata dopo le leggi razziali fasciste del 1938 e utilizzata poi dai nazisti, esattamente come di quel museo diffuso fanno parte anche le Fosse ardeatine per la quale strage, anche con l’aiuto del regime fascista e su indicazione del questore Caruso, furono scelte le persone da uccidere per rappresaglia tra i detenuti di Regina Coeli”. Lo scrive su Facebook Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera dei deputati.

“Ce ne abbiamo moltissimi di luoghi che raccontano la storia colpevole del fascismo a Roma e in Italia, compreso quel balcone di Palazzo Venezia dal quale il 10 giugno del 1940 il dittatore Mussolini dichiaro’ l’entrata in quella spaventosa guerra dell’Italia- prosegue Fiano- Ce ne sono infiniti di luoghi in Italia dove raccontare la violenza e la connivenza fascista con le tragedie di quel ventennio.”

“Vorrei prima vedere che nessun partito italiano si rifiuti di festeggiare il 25 aprile per capire se la storia sia stata finalmente accettata da tutti. Roma attende ancora da anni un museo della Shoah che racconti tutto cio’ che porto’ alla razzia degli ebrei del Ghetto il 16 ottobre del 1943. Sarebbe un tassello fondamentale della coscienza comune di questa citta’ e di questo Paese. E penso che questa sia una priorita’”.