Musica per Roma, Pitteri: ‘Libere di Essere’, doveroso essere partner

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Roma – “Quando D.i.Re ci contatto’ per il festival ‘Libere di essere’ ci aveva chiesto la possibilita’ di essere ospitate, ma noi abbiamo subito rilanciato e abbiamo detto: ‘Facciamolo assieme’. Fin dall’inizio abbiamo ritenuto doveroso ed opportuno essere dei partner”.

Cosi’ Daniele Pitteri, amministratore delegato di Fondazione Musica per Roma, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione online del festival ‘Libere di essere’ organizzato dal 7 al 9 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma da D.i.Re-Donne in Rete contro la Violenza con la co-produzione di Fondazione Musica per Roma.

“Penso che qualunque istituzione che voglia fregiarsi dell’aggettivo culturale non possa esimersi dal costruire quotidianamente un rapporto con le comunita’ e con i territori in cui insiste”, sottolinea Pitteri, che ricorda come la fondazione sia in maggioranza al femminile.

“Anche se la nostra mission fondamentale e’ la musica, questo non significa che dobbiamo essere sordi, ciechi e muti rispetto a tutto quello che ci circonda, che riguarda la nostra vita quotidiana e le nostre relazioni.”

“Per ‘Libere di essere’ ci siamo attrezzati sin dall’inizio per essere pronti ad avere una doppia modalita’, dal vivo e online, e, anche se si fosse potuto fare tutto dal vivo, lo avremmo mandato in parte online, perche’ abbiamo scoperto che attraverso questo sistema il nostro mondo di riferimento si e’ ampliato in maniera incredibile”.

Come per “le lezioni di Storia, che sono un must romano e dell’Auditorium- conclude Pitteri- e che quest’anno hanno venduto quasi 15mila biglietti online: soltanto il 30% era il pubblico romano”.

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