Ok da Giunta a esenzione canone Osp per manifestazioni culturali

Roma – “Tutte le attivita’ culturali che si svolgeranno in citta’ fino alla fine dell’anno potranno richiedere la concessione di suolo pubblico gratuita sia per gli spazi destinati alle attivita’ culturali che per quelli commerciali a questi funzionali. Lo ha stabilito la Giunta con una delibera approvata questa mattina”. Cosi’ l’assessora alla Crescita culturale di Roma Capitale Lorenza Fruci, in una nota.

“Le manifestazioni che potranno chiedere l’esenzione dovranno garantire una superficie destinata alle attivita’ culturali prevalente rispetto all’attivita’ commerciale- spiega- La misura riguarda tutte le attivita’ promosse dai bandi di Roma Capitale, le iniziative promosse dai Municipi e potra’ essere richiesta anche da manifestazioni che si svolgeranno sul territorio di Roma Capitale riconosciute dall’Amministrazione.”

“A questa agevolazione si aggiunge la possibilita’ per i progetti vincitori dei bandi Eureka ed Estate Romana di realizzare i progetti entro il 31 dicembre 2021 e non solo entro i termini previsti dagli avvisi – rispettivamente entro il 31 maggio per Eureka ed entro il 30 settembre per Estate Romana.”

“Inoltre, qualora gli operatori vincitori dei bandi per questa annualita’ non riuscissero a svolgere le attivita’, verra’ comunque riconosciuto dal Dipartimento Attivita’ culturali di Roma Capitale la possibilita’ di accedere al contributo e svolgere il progetto per l’anno 2022.

“Con l’approvazione di questa delibera- ha concluso Fruci- diamo la possibilita’ agli operatori di rimodulare i progetti, sia di Estate Romana che di Eureka, fino al 31 dicembre 2021.”

“Nella stessa delibera abbiamo previsto il canone per l’occupazione di suolo pubblico gratuito per le attivita’ culturali riconosciute da Roma Capitale in tutto il territorio cittadino, sia per gli spazi dedicati alle attivita’ culturali che per quelli commerciali funzionali alle manifestazioni. Anche con questi strumenti, in questa fase di riaperture, vogliamo sostenere gli operatori culturali”.