Omceo: si muore anche di ernia, vanno assicurati interventi chirurgici

Roma – “Bloccare negli ospedali tutti gli interventi non urgenti? Anche un’ernia potrebbe essere considerato un intervento non urgente, ma se si dovesse strozzare una persona potrebbe morire, e non per il Coronavirus”. Risponde cosi’ il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema dall’agenzia Dire.

“Le emergenze chirurgiche devono continuare ad essere garantite- prosegue Magi- cosi’ come dobbiamo continuare a garantire assistenza ai malati cronici negli ambulatori. Chi ha patologie deve continuare ad essere seguito, penso ai diabetici, ai cardiopatici, agli ipertesi, solo per fare qualche esempio. Cosa facciamo, li abbandoniamo in questo momento? Gli ambulatori devono continuare ad essere aperti, non ad accesso diretto, ma serve prima una consulenza telefonica con il medico, che deve monitorare la situazione del paziente giorno per giorno. E ne caso ci fosse necessita’ di visitarlo, bisogna farlo con tutte le precauzioni necessarie. Ci sono persone che hanno iniziato una terapia, allora bisogna vedere se quel farmaco va bene o non va bene, se da’ risultati, se va cambiato”.

Per questo Magi fa sapere di aver chiesto proprio oggi alla Regione “una mappatura di tutti servizi specialistici sul territorio, anche quelli di diagnostica per immagini, perche’ i medici di medicina generale ce lo stanno chiedendo. Cioe’ se io devo andare a fare una radiografia ad una persona, dove la mando? Bisogna garantire anche l’assistenza, non solo le urgenze”, conclude il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma.