Ordine ingegneri: per alcuni ponti servirebbe più che manutenzione

Roma – “La pulizia delle caditoie per impedire infiltrazioni d’acqua sarebbe importante, per il resto i malanni di queste strutture derivano dall’anzianita’ di queste opere. Per alcune opere servirebbe qualcosa in piu’ oltre alla manutenzione straordinaria. Molte sono opere nate con una normativa non sismica, la prima normativa sismica e’ del 1974. Solo le opere piu’ recenti sono adeguate sismicamente”.

“Per le opere piu’ significative oltre alla manutenzione bisognerebbe pensare a introdurre dispositivi che possano far fronte a sollecitazioni di carattere sismico”. Lo ha detto Giuseppe Carluccio, consigliere dell’Ordine degli ingegneri di Roma con delega alle strutture, durante la seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina sulla sicurezza e stabilita’ di ponti e viadotti.

Per Carluccio “i ponti di Roma hanno sempre ricevuto una attenzione particolare, con monitoraggi con frequenza semestrale e, a volte anche mensile. Con il passare degli anni ci sono, pero’, fenomeni di degrado e invecchiamento. Il degrado del calcestruzzo deriva da infiltrazioni di acqua che consentono l’alterazione del ferro, con la presenza di ruggine e un derivato aumento del volume”.

“Un fenomeno che una volta innescato procede con una accelerazione in relazione alla maggiore esposizione. Il problema piu’ forte e’ quello dell’acqua piovana. Il ponte Nenni, meglio noto come ponte della metropolitana, quando piove forte si allaga ed e’ una cosa singolare vedere un ponte allagato”, ha concluso l’ingegnere.