Palumbo-Celli: settore edilizio ucciso da lentezza pratiche

Roma – Questo quanto dichiarato in una nota dal Presidente della commissione Trasparenza Marco Palumbo e dalla capogruppo della Lista Civica Svetlana Celli: “Mancanza di personale specializzato, digitalizzazione dei procedimenti che fatica a decollare e un pregresso di pratiche inevase, risalenti anche al condono del 1985, che non riesce ad essere smaltito.”

“A tutto cio’ si sommano le inevitabili conseguenze del Covid e, in particolare dello smart working, che hanno sostanzialmente dato il colpo di grazia a una lentezza amministrativa eccessiva, che non ha eguali nel Comune di Roma. Stiamo parlando del condono edilizio di Roma, che questa mattina e’ stato oggetto di approfondimenti in Commissione Trasparenza.”

Continua il comunicato: “Nel corso della seduta gli uffici presenti hanno confermato quello che era gia’ noto a tutti: ci sono ancora circa 180mila pratiche di condono ferme, un numero che potrebbe addirittura aumentare. Al di la’ del lavoro degli uffici, il problema e’ politico.”

“Qual e’ il contributo di questa Amministrazione alla riqualificazione delle periferie? I rappresentanti di categoria presenti in commissione, tra loro geometri, architetti e presidenti di consorzio, hanno lanciato un unanime grido di dolore: l’edilizia rischia di fermarsi per un ufficio condono che non funziona.”

“E i riflessi negativi potrebbero estendersi ora anche all’eco bonus, che non e’ possibile ricevere senza condono. Cittadini e tecnici non riescono ad ottenere le risposte che aspettano e non riescono ad entrare in contatto con gli uffici comunali. Una situazione drammatica per un comparto che in tempi di crisi potrebbe essere un vero traino per la ripresa economica della Capitale.”

Concludono Palumbo e Celli: “La Commissione Trasparenza ha acceso un faro e avviato gli approfondimenti necessari per capire dove si annidano le responsabilita’ di tanta inerzia. Facciamo un ultimo appello alla Giunta comunale, assente oggi in Commissione, perche’ si faccia carico del problema di far smaltire il drammatico pregresso, ripristinando legalita’ nel comparto, e di attivare nuova linfa al settore edile romano, dando una spinta all’economia romana”.