Parisi: la Roma-Latina non c’è nel programma di Zingaretti

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    “Nel programma di Zingaretti non c’è la Roma-Latina”

    STEFANO PARISI

    Stefano Parisi

    Roma- Ha parlato Stefano Parisi, candidato Presidente della Regione Lazio per il centrodestra. Tra gli argomemti trattati particolare rilievo è stato  alle politiche infrastrutturali del Lazio.

    “Infrastrutture tra le priorità del centrodestra”

    “Zingaretti dice che l’accordo elettorale con Liberi e uguali di Grasso e D’Alema, cioè con il partito dei magistrati che blocca lo sviluppo in Italia, non condizionerà le politiche infrastrutturali del Lazio. Eppure nel programma del Presidente uscente non c’e’ traccia dell’Autostrada Roma-Latina, una storia di ordinaria follia, con continui ricorsi al Tar che denotano quantomeno l’incapacità della sinistra che ha governato il Lazio nel gestire una gara d’appalto. Di più, appare bizzarro che dopo 5 anni ancora non sia definito il progetto per l’accesso alla Capitale dell’autostrada. La verità e’ che se Zingaretti resterà alla guida della Regione, la Roma-Latina non si farà. In cambio, si parla di un accordo con la sinistra-sinistra per una fantomatica, quanto fantasmagorica metropolitana leggera. Tempi di realizzazione: 20-30 anni. Cosi’ il trasporto merci continuerà a passare su carreggiate vecchie e insicure. Con buona pace di chi e’ costretto a viaggiare, o spostarsi per lavoro, su una delle strade più brutte e pericolose d’Italia, mettendo a rischio la propria vita come sa bene chi attraversa la Pontina”.

    “Zingaretti, poi- prosegue Parisi- dice di aver rinnovato i treni dei pendolari che ora sono puntuali. Bene. Basterebbe chiedere ai pendolari. Ha anche detto di aver portato l’alta velocità a Fiumicino. Ma come e’ possibile che si scrivano queste cose? Come e’ possibile non capire che la politica ha una grande responsabilità: deve gestire i nostri soldi e deve dire la verità su come li usa. Basta con i politici che sprecano i nostri soldi e ci prendono in giro. Con i partiti del centrodestra noi vogliamo fare le infrastrutture. Fare, non fare finta. Investire, modernizzare il nostro territorio e ridare alle province la competenza sulla manutenzione delle loro strade. Dobbiamo liberare le energie presenti nel Lazio per farlo tornare in cinque anni ad essere una grande regione. Il 4 Marzo si decide del nostro futuro, di come raggiungere il posto di lavoro, di come portare turismo, sviluppo e occupazione nella nostra Regione”.

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