Parisi: nel Lazio indispensabile termovalorizzatore da 300mila onnellate

Roma – “La mia critica alla proposta di piano regionale rifiuti e’ che se anche andasse bene, ed e’ molto difficile raggiungere l’obiettivo del 70% di raccolta differenziata, nel 2025 il Lazio avra’ 500mila tonnellate di rifiuti che sono da collocare in discarica o da trasferire in altre regioni o all’estero sempre per bruciarle nei termovalorizzatori. Quindi sotto questo aspetto e’ un piano ipocrita”. Il capigruppo di Energie per l’Italia in Consiglio regionale del Lazio, Stefano Parisi, in un’intervista all’agenzia Dire ha ribadito la necessita’ per la regione di dotarsi di un altro termovalorizzatore oltre a quello gia’ presente a San Vittore.

“Secondo noi e’ indispensabile, anche se raggiungessimo il 70% di differenziata, un termovalorizzatore da 2/300mila tonnellate per evitare che tutto vada in discarica- ha spiegato Parisi- Perche’ l’obiettivo e’ zero discariche, che sono gli impianti piu’ inquinanti in assoluto”. L’esponente di centrodestra e’ fiducioso che alla fine il piano regionale dei rifiuti, su cui si sta dibattendo in Consiglio regionale, recepira’ la costruzione di un nuovo termovalorizzatore: “Abbiamo ottenuto un primo risultato importante perche’ abbiamo messo come primo obiettivo del piano, che prima non c’era, la chiusura del ciclo dei rifiuti dentro il Lazio entro il 2025. Questo nodo arrivera’ al pettine e mi auguro che quando si discutera’ degli impianti non ci sara’ una maggioranza terrapiattista, per cui i termovalorizzatori non devono essere utilizzati, ma invece con intelligenza venga trasformato in energia tutto cio’ che non viene riciclato”.