Parte teleassistenza domiciliare: 100 pazienti curati a casa

Roma – Da oggi cento pazienti Covid dell’Asl Roma 3, in sorveglianza attiva e isolamento fiduciario, potranno essere curati direttamente a casa. Dieci medici di base, infatti, attraverso la piattaforma ‘MyHospitalHub PRO’ monitoreranno da remoto i loro parametri vitali e li metteranno a disposizione degli specialisti dell’Istituto Spallanzani di Roma, che decideranno sulla necessita’ o meno di un ricovero.

A prevederlo il progetto pilota ’10 per 10′ della Regione Lazio, presentato stamani dall’assessore regionale alla Sanita’, Alessio D’Amato, alla presenza del direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, del commissario straordinario dell’Asl Roma 3, Giuseppe Quintavalle, e del segretario provinciale della Fimmg, Pierluigi Bartoletti.

Grazie ai device nati dalla collaborazione tra Takeda e AdiLife, saranno monitorati sei parametri vitali: temperatura corporea, pressione arteriosa, saturazione dell’ossigeno, elettrocardiogramma, frequenza cardiaca e respiratoria.

“Il nostro obiettivo e’ duplice: alleggerire gli ospedali e dare anche una risposta alle migliaia di persone in isolamento, che non possono restare sole”, ha spiegato D’Amato.

“Grazie a questa innovativa tecnologia, una parte di pazienti affetti da Covid sara’ costantemente monitorata dal proprio medico, restando comodamente a casa.”

“Questo progetto sara’ fondamentale per i pazienti cronici e sara’ in grado di assicurare il passaggio da una medicina reattiva a una personalizzata, finalizzata a prevenire, prima ancora che curare, i potenziali pazienti, con notevoli benefici a livello di costi e tempo. Soprattutto in un Paese come l’Italia in cui la popolazione continua a invecchiare e la domanda di cure e’ sempre piu’ alta”.

“Rinforzare il territorio e l’assistenza domiciliare grazie all’innovazione tecnologica e’ fondamentale- ha aggiunto Vaia- Solo cosi’ sara’ possibile evitare ricoveri inappropriati e dare al cittadino la possibilita’ di essere seguito a casa, in totale sicurezza.”

“La pressione sugli ospedali in questa fase della malattia e’ sempre maggiore: siamo arrivati a dover gestire, solo nel Comune di Roma, circa 10.000 nuovi casi alla settimana e cio’ diventa impossibile senza un decisivo contributo del territorio”.

Bartoletti ha infatti sottolineato che “questa teconlogia semplifica la vita ai medici e sara’ molto utile nelle prossime settimane”. Nei prossimi giorni ci sara’ la selezione dei medici dei distretti 11 e 12 dell’Asl Roma 3 che saranno coinvolti e la formazione sull’utilizzo della piattaforma di telemonitoraggio.