Patto istituzioni-cittadini per riscoprire e valorizzare Tevere

Roma – Liberare le golene da attivita’ incongrue e invasive, individuare varchi e percorsi di libero accesso al fiume sia in senso longitudinale che trasversale, istituire il Parco Fluviale del Tevere. Sono alcuni degli obiettivi guida del PS5-Piano stralcio per il tratto metropolitano del Tevere discussi oggi in una conferenza organizzata dall’Autorita’ di bacino distrettuale dell’Appennino centrale.

Al centro degli interventi, svolti in modalita’ videocollegamento, il tema di come garantire l’accessibilita’ al Tevere, la sua libera fruizione in modo compatibile con la pianificazione vigente e, in sintesi, come restituire il fiume ai cittadini. A cominciare dalla realizzazione dei progetti di piste ciclabili che partendo da Castel Giubileo dovrebbero arrivare alla foce del Tevere sia in riva destra che sinistra, considerando quanto gia’ utilizzato da associazioni e comitati di volontari.

Ha detto il Segretario generale dell’Autorita’ Erasmo D’Angelis aprendo i lavori: “È nell’interesse di tutti realizzare un grande contratto di fiume tra noi e il Tevere. Quel che serve e’ un patto tra istituzioni, associazioni, cittadini, per riscoprire e valorizzare quella che e’ un’infrastruttura ecologica unica al mondo”. Lavorare per rendere accessibile e fruibile il tratto metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla Foce, attraverso attraversamenti pedonali e piste ciclabili, e’ per D’Angelis “un’opportunita’ incredibile per Roma, per Ostia, per Fiumicino”.

E anche per altri Comuni, ha sottolineato il Segretario generale dell’Autorita’ rilanciando la proposta di istituire un Parco Nazionale del Tevere, dalla sorgente alla foce, lanciata dall’ente esattamente un anno fa e ora discussa anche da altri soggetti del mondo dell’associazionismo e dell’ambientalismo. L’ipotesi di avviare un confronto costante tra enti statali e associazioni di cittadini per rendere maggiormente fruibile il Tevere e’ stata condivisa sia dagli altri rappresentanti istituzionali intervenuti, di Roma Capitale e Regione Lazio in primis, e sia dai tanti esponenti di comitati e associazioni ambientaliste e cicloamatoriali impegnate in progetti di recupero delle golene per realizzare percorsi pedonali e ciclabili.

“Vogliamo costruire nuove sinergie tra le amministrazioni preposte al rilascio di autorizzazioni e il territorio”, ha non a caso sottolineato sempre per l’Autorita’ Gianni Fangucci, che insieme a Giuseppina Piantadosi ha organizzato la conferenza (originariamente calendarizzata per fine febbraio e poi rinviata a oggi a causa delle misure anti-Covid).

La risposta della Regione Lazio, attraverso tra gli altri Stefano Saracchi dell’Area concessioni, Giorgio Pineschi dell’Area Vigilanza e la responsabile Piccoli Comuni e Contratti di fiume Cristiana Avenali, e’ stata positiva. “Siamo in campo- ha assicurato quest’ultima- e’ importante mettere insieme tutti i portatori d’interesse”. E anche Roma Capitale, attraverso Silvano Simoni dell’Ufficio speciale Tevere, ha garantito che il Comune fara’ la propria parte per superare criticita’ che ancora ci sono e ridare pienamente il fiume ai cittadini. Paola Cannavo’, coordinatrice del Contratto di fiume Tevere relativo all’asta fluviale da Castel Giubileo alla foce, ha sottolineato l’importanza di accogliere le istanze provenienti dal territorio e portarle nelle sedi competenti.

E apprezzamenti per la conferenza organizzata oggi dall’Autorita’ sono arrivate dal presidente di Roma Natura Maurizio Gubbiotti (che ha garantito la disponibilita’ dell’ente a dare il proprio contributo anche nell’ottica di un Parco Nazionale del Tevere) dall’organizzatore del Tevere Day Alberto Acciari e anche dagli esponenti di associazioni impegnate nella realizzazione di sentieri pedonali e piste ciclabili lungo le sponde, come Giuseppe Fratangelo per il Sentiero Pasolini e Federico Occhionero per la Regina Ciclarum. Al termine della riunione e’ stato proposto dall’Autorita’ di convocare un tavolo tecnico per seguire l’evoluzione dei diversi progetti. L’ipotesi messa sul tavolo e’ stata quella di organizzare un incontro tra tecnici istituzionali e rappresentanti di comitati e associazioni per il 2 luglio. Ma anche la data sara’ decisa dopo un confronto con tutti i soggetti interessati. Un’ulteriore conferma del fatto che il coinvolgimento dovra’ essere centrale durante tutto il percorso.