Pd calcola la ‘Raggi Tax’: ecco quanto ‘costa’ la sindaca ai cittadini romani

Roma, 3 giu. – La Tari più alta d’Italia “in cambio di un servizio scadente e la raccolta differenziata al palo”, con un importo della tariffa sui rifiuti urbani per cittadini, bar e ristoranti che va dal 15 al 49% in più rispetto ai connazionali di Firenze e Milano, con un ‘extra’ di 200 milioni di euro ogni anno in bilancio per spedire la propria immondizia fuori città.

È questo il costo per i romani della ‘Raggi Tax’, come è stata ribattezzata dal Partito democratico di Roma che stamattina ha tenuto una conferenza stampa nei giardini antistanti l’ingresso principale del Campidoglio per denunciare “il costo a carico dei cittadini a causa delle mancate scelte della sindaca Raggi per evitare critiche in campagna elettorale”.

Presenti all’iniziativa, tra gli altri, il segretario del Pd Roma, Andrea Casu e il capogruppo dem in Assemblea capitolina, Giulio Pelonzi. Oggi, ha spiegato quest’ultimo, “abbiamo convocato la stampa per dare le cifre del disastro rifiuti a Roma.”

“Siamo qui per combattere la scelta di non scegliere fatta dalla sindaca per motivi di campagna elettorale, ovvero di non indicare l’ubicazione degli impianti di trattamento, come prevede la legge, solo per evitare critiche: tutto questo è irresponsabile e lascia Roma scivolare nella terza emergenza rifiuti, mentre Ama è in pre-fallimento con tre bilanci non approvati, un piano industriale messo in campo all’ultimo in campagna elettorale, l’avvicinamento di 3 assessori e 7 manager”.

Questo, ha detto Pelonzi, “porta a due ripercussioni: i cassonetti stracolmi con la differenziata ferma, con Roma che rischia anche quest’estate di diventare una discarica a cielo aperto, e un costo in bilancio di 200 milioni all’anno per portare i rifiuti fuori città con la Tari più alta d’Italia. Basti pensare che a Roma i cittadini pagano dal 15 al 30% in più in media rispetto a Firenze e Milano, ed è ancora peggio per bar e ristoranti. A causa di Raggi i cittadini hanno un vero e proprio danno economico”.

Per il capogruppo dem “l’obiettivo del centrosinistra, che siamo sicuri vincerà le elezioni, sarà la chiusura del ciclo dei rifiuti affinché Roma, come tutte le grandi capitali europee, trasformi quello che oggi è un costo in una vera e propria risorsa. Cambiamo sindaco e rendiamo Roma pulita”.

Il Gruppo Pd in Campidoglio, ha commentato Casu, “ha dimostrato con i numeri che i romani pagano una vera e propria ‘Raggi Tax’: adesso andremo dai cittadini categoria per categoria per spiegare loro quanto le mancate scelte dell’amministrazione pesino sulle loro tasche, con un confronto impietoso con Milano e Firenze.”

“Inoltre porteremo avanti una denuncia puntuale di tutte le situazioni di disagio in città, abbiamo lanciato una campagna social e andremo strada per strada a dire con chiarezza tutto quello che non funziona”.

Sui rifiuti, ha spiegato in particolare il segretario romano del Pd, “la Regione ha messo a disposizione 85 milioni per impianti e isole ecologiche e il Campidoglio non ha speso nemmeno un centesimo.”

“Ora l’obiettivo, non di parte ma da perseguire tutti insieme, deve essere quello di rendere Roma pulita: per questo facciamo un appello a tutte le istituzioni di fare quello che serve per chiudere il ciclo dei rifiuti in città all’interno dell’orizzonte del Piano regionale, per evitare che questo costo insopportabile di 200 milioni all’anno continui a gravare sui conti rendendo insostenibile la gestione. Dal Governo fino alla Regione, chiediamo a tutti u passo avanti per rendere Roma pulita insieme”.