Pd e Civica: con sfacciataggine Raggi intima a Regione di scegliere area discarica

Roma – “Dopo aver inviato le immondizie di Roma in mezza Europa utilizzando impianti e discariche di altre regioni e di altri stati oggi la sindaca Raggi ha la sfacciataggine di intimare alla Regione e al presidente Zingaretti la necessita’ di una discarica a seguito della chiusura della discarica di Colleferro. Non c’e’ peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Anzi in questa vicenda la sindaca Raggi ha un atteggiamento parodossale in spregio della legislazione vigente. Dopo aver creato una grave emergenza sullo smaltimento dei rifiuti ora pretende che altre istituzioni intervengano per porre rimedio ai danni provocati alla citta’ e ad AMA. Ancora oggi il sesto amministratore unico, della lunga serie nominati dalla Raggi, non e’ riuscito a dare risposte concrete sull’emergenza in atto, sulle destinazioni dei rifiuti, sull’aumento dei costi nella gestione delle immondizie di Roma e sull’incidenza che questi avranno nella gia’ carissima TARI di Roma. In tre anni e mezzo nessuna proposta e’ stata avanzata dal Campidoglio e da Ama per superare le difficolta’ organizzative e gestionali legate al ciclo dei rifiuti della Capitale. Siamo passati dal libro dei sogni di ‘rifiuti zero’ alla richiesta di impiantistica urgente avanzata quest’oggi dal dr. Zaghis. La chiusura della discarica di Colleferro era nota da tempo ma dal Comune nessuno si e’ mai preoccupato di individuare soluzioni alternative per evitare gravi rischi igienico-sanitari per la popolazione della Capitale. Implorare la Regione, come oggi fa la sindaca Raggi e’ da irresponsabili perche’ oltre a non farsi carico del governo della citta’, tenta di cambiare le carte in tavola stravolgendo leggi, regole e competenze. L’art. 198 del Decreto legislativo 152/2006 e’ chiaro: prevede che i Comuni assicurino la gestione dei rifiuti, le modalita’ del servizio di raccolta e trasporto, il conferimento della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani, inclusa la scelta dei siti di conferimento. Gli impianti sono quindi di esclusiva competenza dell’Amministrazione capitolina che in tre anni e mezzo e’ riuscita solo a cancellare le il piano predisposto, per ovviare alla chiusura della discarica di Malagrotta, dalla precedente amministrazione di centrosinistra. C’erano fondi e progetti che avrebbero evitato l’attuale emergenza, ma si e’ fatto credere che la differenziata sarebbe arrivata al 70%, mentre e’ arretrata al 42% e si e’ costruita una gigantesca frottola sulle fabbriche del riuso che avrebbero escluso la necessita’ di impianti. L’amministrazione Raggi, incapace di dare risposte serie, sta conducendo Roma in una emergenza senza precedenti e l’Ama al fallimento”. Cosi’ in una nota il gruppo del pd capitolino e lista civica Roma torna Roma.