Pd Roma: “La clinica Fabia Mater rischia il fallimento. Rischiano il posto 300 lavoratori”

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    «È tempo che la regione Lazio e il comune di Roma si sveglino dal torpore delle feste natalizie appena passate e si attivino immediatamente per trovare una soluzione in merito alla Fabia Mater. A causa di mesi di mancati pagamenti la clinica rischia il fallimento e questo significherebbe che oltre 300 lavoratori, tra personale medico e paramedico, attualmente senza neanchelo stipendio, sono in bilico». Lo hanno annunciato i consiglieri del Pd, Enzo Foschi, Massimiliano Valeriani, Tonino Vannisanti e il presidente del VI Municipio di Roma, Giammarco Palmieri, che hanno voluto incontrare oggi presso la clinica Fabia Mater sia i lavoratori sia la proprietà. «Siamo qui oggi per portare loro la nostra solidarietà e la nostra vicinanza sia a loro sia alle famiglie. Abbiamo appena – hanno aggiunto – presentato, inoltrem sia in regione sia in comune, delle interrogazioni per sollecitare le istituzioni a prendere tutte le iniziative utili alla salvezza della struttura sanitaria». «Si tratterebbe di un nuovo caso di un centro d’eccellenza, quinto punto nascita nel Lazio con oltre 2100 parti l’anno, che rischia la chiusura. Nella Capitale – hanno riferito – è l’unica struttura a consentire alle gestanti la scelta del parto in acqua nonchè la possibilità di accedere gratuitamente all’analgesia da parto 24 ore su 24». «Negli ultimi anni, grazie a numerosi investimenti e gli sforzi della gestione, questo centro sanitario, è riuscito a implementare per quantità e qualità i suoi servizi divenendo un punto di riferimento per la maternità. Nonostante un antico contenzioso tra la regione Lazio e la clinica è oggi nell’interesse di tutti trovare delle strade percorribili per salvare la Fabia Mater. Entrambi i soggetti – hanno proseguito – lo riconoscono e la Asl ha dato la sua completa disponibilità. Ora è tempo che la regione faccia la sua parte». «Per iniziare – ha ribadito Foschi – è opportuno che, in tempi rapidi si convochino i vertici della clinica e le rappresentanze dei lavoratori in sede di audizione della commissione Sanità della regione Lazio. Non possiamo lasciar cadere nel vuoto il grido lanciato dalla Fabia Mater».

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