Pd, Zannola: per ricucire Roma è fondamentale coprogettazione con terzo settore

Roma – “Roma è una metropoli inaccessibile. Lo è dal punto di vista delle infrastrutture, con ancora troppe barriere architettoniche a sbarrare il cammino delle persone con disabilità e lo è soprattutto dal punto di vista dei servizi: scarsi, carenti, a volte sconosciuti alle stesse persone che dovrebbero usufruirne. Per questo ho elaborato nel mio programma sei proposte concrete per ricucire il tessuto cittadino nei suoi molteplici strappi”. E’ quanto afferma, illustrando i punti del suo programma sulle politiche sociali e il welfare di comunità, il consigliere comunale dem Giovanni Zannola, in corsa per la riconferma in aula Giulio Cesare nella fila del centrosinistra a sostegno del candidato sindaco Roberto Gualtieri.

“Serve una rivoluzione culturale, attraverso un’analisi approfondita dei bisogni e un nuovo modo di guardare alle persone- ragiona Zannola- la Co-progettazione e l’accreditamento devono costituire la base delle nuove modalità di affido dei servizi sociali.”

“In questo modo, soggetti pubblici e del Terzo settore, accomunati da uno stesso obiettivo, possono agire in maniera sinergica, condividendo idee, risorse e professionalità.”

“È necessario un nuovo Piano sociale cittadino condiviso per inaugurare una nuova stagione dei servizi sociali, passando per l’uso del patrimonio immobiliare confiscato alle mafie in favore di progetti fondamentali come il ‘Dopo di noi’, senza trascurare il superamento dei campi rom da raggiungere con un cambio di passo, ovvero gestendo le questioni sociali per quello che sono ed evitando di scansarle e derubricare a problemi di pubblica sicurezza”.

“Non solo- aggiunge Zannola- è necessario investire una cospicua percentuale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per finanziare i piani di Eliminazione delle barriere architettoniche (Ipeba).”

“Infine il potenziamento dei servizi municipali: la pianta organica dei servizi municipali va potenziata, attraverso l’assunzione in blocco da parte del Comune di psicologi ed assistenti sociali. La dotazione organica attuale è quantitativamente e qualitativamente insufficiente a garantire i giusti servizi all’utenza.”

“Tutto questo- osserva ancora Zannola- per dare finalmente risposte concrete a quella larghissima schiera di realtà sociali, organizzate e non, che in città esistono e resistono. In questi anni da consigliere comunale le ho conosciute e ho lavorato per dar loro spazio. Adesso è il momento di ricostruire la nostra città, redendola a misura di tutti e tutte”.