Pelonzi-Zannola: buoni spesa, c’è confusione su distribuzione

Roma – “Registriamo in queste ore una forte discrepanza nella fase istruttoria per la ricezione delle domande di assegnazione del contributo economico a favore di persone e/o famiglie in condizione di disagio economico e sociale causato dalla situazione emergenziale covid-19. In particolare, il non coinvolgimento nei Municipi nella scelta delle modalita’ operative, ha fatto emergere interpretazioni varie rispetto ad alcune questioni importanti come la residenza anagrafica, la cause di esclusione e altro”. Cosi’ in una nota congiunta il capogruppo del PD capitolino Giulio Pelonzi e il consigliere comunale del PD Giovanni Zannola.

“Troviamo intollerabile- spiegano i due Dem- che le modalita’ adottate, di fatto, lasciamo scoperti da questo sostegno tante persone, cosidette invisibili, che abitano la nostra citta’. Coloro che non hanno la documentazione sufficiente e che vivono gia’ una condizione di estrema fragilita’ saranno, ancora una volta, fuori dai circuiti di accoglienza ed inclusione. Per questi motivi abbiamo intenzione di rivolgerci alla sindaca Raggi e all’assessora Mammi’ al fine di capire come intendono superare alcuni aspetti controversi relativi alla distribuzione dei buoni spesa”.

“In particolare- si legge ancora nella nota di Zannola e Pelonzi- vorremmo sapere: – Quali funzioni svolgono la protezione civile, le associazioni di volontariato ed il terzo settore? – Come utilizziamo i municipi? (fanno solo accoglienza e minima istruttoria?) – E’ prevista l’istituzione immediata di una cabina di regia che coinvolga tutti? – Come si raggiungono invisibili? (coloro i quali abitano la citta’, ma che non hanno i documenti necessari per accedere al buono) Per quanto riguarda i contributi per l’acquisto dei generi alimentari e/o di prima necessita’ questi saranno erogati secondo tre fasce: fino a 300 euro per nuclei familiari composti da 1 o 2 persone; fino a 400 euro per nuclei familiari composti da 3 o 4 persone; fino a 500 euro per nuclei familiari composti da 5 o piu’ persone. Sulla parola ‘fino’ ci sono diverse interpretazioni. Quindi e’ bene chiarire se il ‘fino’ contempla cifre diverse da quelle segnalate. Quali sono quindi i criteri che concorrono alla precisa determinazione?”.

“Inoltre- si conclude la nota di Pelonzi e Zannola- ieri sono state modificati gli indirizzi mail forniti per le domande, ci domandiamo che fine hanno fatto le istanze presentate alla presentazione della pubblicazione del bando e inviate a precedenti mail?. Ulteriori domande sono sorte in queste ore visto il susseguirsi dei provvedimenti d’emergenza, ad esempio: come si pensa di gestire i maniera unitaria su tutto il territorio, i fondi stanziati della regione Lazio (7 milioni di euro); la Cig e’ tra i requisiti di esclusione? E quali sono gli strumenti di sostegno erogati incompatibili col provvedimento? Serve trasparenza, chiarezza di procedure ed informazioni ai cittadini, tutti. Per questo abbiamo deciso di formalizzare una interrogazione urgente, confidando che in queste ore il Campidoglio possa fornire con celerita’ risposte convincenti”.