Pernarella: Consiglio regionale approva nostra mozione

Roma – “Vanno avviati nel minor tempo possibile tutti gli atti e le azioni necessarie a dotare la Regione Lazio di un Piano Territoriale Paesistico, soprattutto dopo la Sentenza della Corte Costituzionale che ha sospeso l’efficacia del PTPR ravvedendo la mancata co-pianificazione della Regione Lazio con il Ministero dei Beni Culturali e un abbassamento del livello di tutela e dei beni paesaggistici e storico culturali”. Questa la sintesi della Mozione, a prima firma Gaia Pernarella, presentata e approvata oggi in Consiglio Regionale.

“La sentenza della Corte Costituzionale era ovvia- ha sottolineato Pernarella- e come gruppo M5S abbiamo gia’ a suo tempo presentato una pregiudiziale nella quale abbiamo evidenziato quali sarebbero state le motivazioni addotte dalla Consulta. Ora pero’ abbiamo la necessita’ di dare alla nostra regione lo strumento che tutela uno dei nostri beni piu’ preziosi, riprendendo la delibera cosi’ come era stata co-pianificata e presentata nel gennaio del 2019 in Consiglio regionale, ed intervenire li’ dove e’ stata rilevata la mancanza di vincoli stringenti di natura paesaggistica.”

“La Regione Lazio, con dei tentativi goffi, ha bloccato un intero settore, contravvenendo la norma secondo la quale i consigli regionali possono intervenire apportando maggior tutele e non, al contrario, abbassando i livelli dei vincoli paesaggistici e voglio augurarmi che si proceda in tempi rapidi a sanare questa spiacevole situazione”.

“Uno degli obiettivi a cui la politica, non solo regionale, e’ chiamata ad assolvere in questo determinato periodo storico- ha concluso la consigliera del Movimento 5 Stelle- e’ quello di portare avanti azioni volte ad una ripresa economica che sia ecosostenibile ed ecocompatibile, proiettata alla valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale e alla tutela del territorio.”

“L’assenza di un piano regionale che regolamenti le attivita’ possibili in presenza di beni e paesaggi tutelati, che sia co-pianificato con il Mi.B.A.C.T e rispondente alle norme nazionali e costituzionali, e’ da ritenersi un danno economico per il tessuto produttivo operante sulla regione e per cui la stessa Unione Europea ha ritenuto dedicare un accento preminente all’interno dell’agenda 21/27. Tenendo pero’ sempre bene a mente, come ricorda la stessa Corte Costituzionale, che l’attivita’ economica non puo’ superare l’interesse comune che e’ quello della tutela del paesaggio”.