Piani di zona, Bordoni: Raggi deve ristabilire convenzioni, Tar ha dato torto al Comune

Roma – “Una sentenza del Tar ha ristabilito finalmente giustizia dopo anni di diritti calpestati per colpa di una Giunta M5s convinta di far bene nel sostenere una determina che sconfessa di fatto i rapporti in essere tra Comune e Cooperative nei Piani di Zona. Nessun fine speculativo ma solo onesti cittadini che dopo anni di lavoro volevano mettersi un tetto sulla testa frutto di tanti sacrifici”. Cosi’ il dichiara in una nota il consigliere capitolino della Lega Davide Bordoni.

“Sosteniamo il Comitato Class Action dei Piani di Zona impegnato in una battaglia legale- afferma Bordoni- per difendersi da una caccia alle streghe che tiene in ostaggio in tutto il territorio di Roma la possibilita’ di avviare un progetto concreto per le periferie; come dice Rebecchini ‘Il futuro di Roma e’ nella rigenerazione urbana’ ma gli unici a non averlo compreso sono proprio i 5 stelle che, nella desolazione di zone dove mancano strade e servizi, fanno di tutta l’erba un fascio avvallando una determina dirigenziale in grave pregiudizio delle convenzioni sui piani di zona: Tagliando i valori delle case sono crollate le speranze dei cittadini. Ho presentato un’interrogazione urgente per ricordare a questa Amministrazione che una cosa del genere non si poteva ne’ doveva proprio fare; e a dirlo non sono io ma l’ha stabilito una sentenza del Tar con tanto di nomina di un Commissario ad Acta. Le tabelle corrette sono quelle della convezioni basate su delibere regionali e comunali che in nessun modo la determina poteva modificare”.

“Il Tar da’ torto al Comune e cade il cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle, disarcionando la Giunta come gia’ tante altre volte accaduto. Raggi e Assessori ristabiliscano la convenzione concordata, la determina va annullata- dichiara inoltre il portavoce del Comitato Marco Italiano che aggiunge- spero che la Sindaca, nell’interesse dei cittadini, ci convochi urgentemente per stabilire un iter procedurale per tirare fuori le cooperative e le imprese da un impasse amministrativo che ci sta rovinando letteralmente la vita perche’ i cittadini non possono essere vessati ulteriormente ma risarciti”.