Piste Ciclabili. Santori (FDI): “Lungo il Tevere in condizioni indicibili”

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    “L’amministrazione Raggi continua a trascurare la ciclabilità della Capitale, venendo meno a tutte quelle promesse di ammodernamento e messa in sicurezza lanciate durante la campagna elettorale e riconfermate in più di un’occasione dall’assessore Meleo” è quanto dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.

    Fabrizio Santori

    Fabrizio Santori

    “In qualunque altra città o capitale europea ci sono decine o centinaia di chilometri di piste ciclabili tenute in maniera impeccabili, che collegano addirittura due nazioni, e offrono un punto di vista nuovo, inusuale e affascinante del contesto urbano.

    Vienna, Amsterdam, Parigi, Berlino solo per citarne alcune, hanno capito che puntare sulla mobilità sostenibile significa alleggerire il traffico veicolare, abbassando così i limiti di smog e polveri sottili, e incentivando l’attività fisica e il benessere dei cittadini.

    A Roma, invece, quei pochi chilometri di piste ciclabili lungo il Tevere sono in condizioni indicibili, avvolte nell’insicurezza di sterpaglie e accampamenti abusivi, prive di illuminazione e in balia di sbandati e nomadi. Proprio sulla pista ciclabile all’altezza di Tor di Valle fu ucciso dieci anni fa Luigi Moriccioli, assalito per rapina da due rumeni.

    E l’amministrazione grillina si è dimenticata di ricordare, proprio ieri, il giorno dell’aggressione ora speriamo onori la sua memoria il giorno della scomparsa avvenuta dopo quasi due mesi di agonia .

    Lo scorso 16 ottobre, lungo la ciclabile a Magliana, invece morì Marco Artiaco. Chissà se dopo un anno la Raggi ne commemorerà il ricordo perché fino ad oggi nessun intervento è stato effettuato per rendere sicuro il tratto dove è stato investito.

    Resta incontrovertibile il fatto che le piste ciclabili della Capitale restano insicure e incomplete. E anche con il Movimento 5 Stelle, nonostante le faraoniche promesse, Roma è ancora fanalino di coda in Europa sulla mobilità sostenibile” conclude la nota.

     

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