Politici, elezioni e vecchi merletti

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    Politici, elezioni e vecchi merletti –

    No, tranquilli, l’arsenico non l’abbiamo dimenticato. Ci riferiamo a quello del titolo, preso in parziale prestito da un datato film di successo statunitense.

    Per chi non lo ricordasse, era “Arsenico e vecchi merletti” ed era firmato dal regista Frank Capra.

    Il veleno letale, al gusto di arsenico, non lo abbiamo voluto citare perché, ne siamo certi, ci verrà fornito, amabilmente e gratuitamente, dagli eletti, come al solito non nuovi, delle prossime elezioni politiche di marzo 2018.

    I merletti citati, poi, a loro volta, continueranno ad esserci propinati nei barocchi e costosi cerimoniali, naturalmente a spese sempre dei disastrati contribuenti, ad opera degli sconcertanti habitué, protagonisti della politica italiana.

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    E se la situazione del paese e degli italiani non fosse ormai al limite della tragedia, verrebbe persino da soffocarsi dalle risa ad assistere agli opulenti minuetti formali, previsti da una Carta Costituzionale ormai fuori dal tempo, per provvedere con decretazione presidenziale alla fine della legislatura ed allo scioglimento delle Camere.

    Lo stucchevole e rituale discorso di fine anno, ammannitoci con puntualità da Organi di Garanzia che, poi, di nessuna garanzia risultano essere, essendo nominati da partiti politici, non aiuta la gente a festeggiare la fine dell’anno e la conclusione di una legislatura riprovevole, illegittima e, soprattutto vergognosa, per leggi pro lobbies vicini al Pd e rapine connesse.

    Difficile per gli elettori italiani rasserenarsi e tranquillizzarsi di fronte alla solita ammucchiata di, decrepiti ed anche meno datati, bisonti della politica che, con una nuova legge elettorale, folle, antidemocratica ed anch’essa illegittima, tentano di scippare nuovamente il potere in Italia al popolo, unicamente per i loro privati ed esclusivi interessi, con l’ausilio, strisciante ovviamente, dei poteri forti e dell’Europa di Banche e Banchieri!

    Colti da conati di nausea per le inattendibili promesse e le risibili schermaglie pre-elettorali dei partiti, purtroppo ancora protagonisti nell’attuale agone politico, molti dei nostri lettori ci scrivono ponendoci un difficile quesito. Testualmente ve lo riportiamo. Nei loro messaggi, ci chiedono di chiarire con quale coraggio il fantasista seriale di natali toscani, attuale segretario del Pd, dopo aver preso in giro in tutti i modi, possibili ed impossibili, il paese intero e persino i suoi elettori, con quale credibilità continui ancora a formulare proposte epocali per rilanciare l’Italia, azzerandole poi il giorno successivo?

    Megalomania, irrefrenabile presenzialismo, insano narcisismo, sadismo, autolesionismo, incontrollato desiderio di farsi malmenare e strapazzare dagli italiani tutti, in particolare dai tanti correntisti defraudati delle banche toscane e venete?

    I sintetici sostantivi elencati potrebbero rappresentare la risposta e la compiuta rappresentazione di un personaggio politico, ritenuto con ragione  e cortesia poco qualificabile che, però, con il suo irrefrenabile desiderio di potere e con la sua smania di presenzialismo,  continua ancora ad avere sotto scacco il paese con i suoi uomini, imperturbabilmente collocati in tutti i punti chiave del potere.

    Ancora immeritatamente sulla cresta dell’onda della politica nostrana, grazie alla carica di segretario di un Partito di ex Sinistra, divenuto ormai interamente quasi di sua proprietà, nonostante i treni per l’Italia con cui tenta di avvicinarsi agli elettori ed al popolo, ovviamente solo a quelli avvicinabili, ha ormai perduto il reale polso della situazione ed il vero contatto con la gente che gli consenta, una volta per tutte, di comprendere che non si può più fare politica con le menzogne e con promesse non realizzate e non realizzabili.

    Ma la rattristante campagna elettorale, iniziata da poco e che per fortuna si concluderà tra circa cinquanta giorni, da Sinistra a Destra, è una vera e propria Sagra delle Balle.

    Promesse elettorali di ogni tipo (abolizione della legge Fornero, uscita dall’Euro, riduzione delle imposte, abolizione del canone Rai ed altre amenità), sollecitate da ogni parte politica, con impegni presi tra i più stentorei e ad effetto possibili, senza però uno straccio di programma di copertura economica che li accompagni e che sia verificata e verificabile, finiscono per risultare solo pura fuffa per gli elettori!

    In questo sempre più desolante e devastatamente ripetitivo panorama politico pre-elettorale,

    anche il Movimento 5 Stelle fa la sua parte, non riuscendo ad essere veramente chiaro e meno contraddittorio.

    Pur riconoscendo al Movimento i giusti meriti di aver, in pochi anni dalla sua costituzione, scoperchiato il vaso di Pandora e rivelato il vero volto della politica e dei politici italiani con tutto il marciume che vi si nascondeva sotto ben celato e di aver incanalata in modo democratico la rabbia della gente pronta ad esplodere, non possiamo fare a meno di rilevare, purtroppo, la loro impreparazione politica per un possibile, futuro governo del paese.

    In un auspicabile mondo politico perfetto, signori grillini, essere sinceri ed avere squadre e programmi ben definiti sarebbe un fiore all’occhiello per la democrazia e per la politica.

    Ma se la sincerità oltre misura, addirittura redatta in programmi da esibire, serve solo ad inimicarsi banche, assicurazioni, Europa, pensionati e tutto l’establishment dei poteri forti prima di arrivare al potere, finisce per divenire solo un segno di grave immaturità politica, utile solo a ritorcersi a vostro danno e su quanti credono in voi per poter sperare in un nuovo paese.

    Tanto tempo addietro, nelle prime tornate elettorali, per convincere le signore anziane a votare Dc, avevano coniato uno slogan facile da ricordare e dalla forte presa quale “Dio ti guarda, Stalin no!”.

    Per l’occasione, ve ne suggeriamo un altro, per l’occasione riveduto e corretto: “Grillo ti guarda, Renzi no!”.

    Vediamo se funziona.

    Pier Francesco Corso

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