Pratelli: mie priorità, da rete antiviolenza ad asili nido

Roma – Dopo tre anni come assessora alla Scuola nel Municipio III del Comune di Roma, Claudia Pratelli è scesa in campo per le comunali con Roma Futura, la lista civica promossa da Giovanni Caudo che ha sostenuto Roberto Gualtieri. Pratelli è stata eletta con oltre 2.200 voti e all’agenzia Dire racconta cambiamenti, aspettative e temi urgenti da affrontare.

“Cambiera’ il luogo del mio impegno, cambieranno le forme, non cambiera’ di una virgola la mia dedizione, il lavoro quotidiano di cucitura tra bisogni e desideri delle persone e azione politico-amministrativa- spiega Pratelli-. La mia esperienza mi ha insegnato che i Municipi devono avere piu’ poteri: Roma e’ grande e complessa come una regione, non si puo’ governare solo dal centro. Questo e’ uno dei primi impegni da assumersi”.

“Credo che dopo questi ultimi cinque anni in cui la citta’ e’ progressivamente e ulteriormente peggiorata, le aspettative delle persone siano altissime. Lo sono anche le mie- continua la neo consigliera – Abbiamo davanti una sfida decisiva, quella di trasformare la citta’. Prima di tutto rendendola meno diseguale.”

“Roma e’ da tempo la capitale delle diseguaglianze, in questi anni di covid sono esplose tutte le contraddizioni di un modello sociale insostenibile: il risultato, ci dice il rapporto della Caritas, e’ che nel Lazio abbiamo il 50% di nuovi poveri.”

“Roma deve diventare piu’ semplice, vivibile, accogliente: la vita delle romane e dei romani che si barcamenano tra rifiuti per strada, meccanismi burocratici respingenti, servizi pubblici del tutto inadeguati e’ un’odissea. Da ieri, per fare un esempio, 4500 bambine e bambini con disabilita’ si vedono ledere un diritto fondamentale, quello allo studio, perche’ il servizio di trasporto scolastico e’ in tilt”.

Le urgenze da portare in Assemblea Claudia Pratelli le ha condivise con forza durante la campagna elettorale e ne ribadisce quattro: “E’ urgente aumentare i posti negli asili nido pubblici a gestione diretta e progressiva riduzione delle rette. Si tratta del perno di una strategia per il contrasto alle diseguaglianze.”

“Consentire a tutte e tutti i bambini di accedere a questo pezzo fondamentale del percorso educativo e’ un investimento straordinariamente importante sul futuro. E ha anche un portentoso effetto collaterale: sostenere l’occupazione femminile.”

“Nel nostro Paese e anche nella nostra capitale i carichi di cura sono ancora largamente sulle spalle delle donne che quando hanno figli, soprattutto piu’ di uno, rinunciano, o comprimono la propria carriera professionale. Incrementare i servizi di supporto alla genitorialita’, dunque, significa anche supportare l’autonomia delle donne”.

Poi superare la delibera 140 e approvare anche a Roma un regolamento sui beni comuni e’ l’urgenza numero due della consigliera: “Proprio ieri- sottolinea Pratelli- e’ arrivata la pessima notizia della sentenza relativa allo spazio sociale Esc, condannato a pagare il 100% del canone pregresso, con una cifra corrispondente a quasi 300mila euro.”

“E’ l’atto piu’ recente di una vicenda che da anni affligge la citta’, in cui le esperienze sociali e culturali sono state messe in mora, sotto sgombero, caricate di canoni insostenibili, trattate secondo criteri economicistici disconoscendone il valore sociale. Bisogna urgentemente superare la delibera 140 e approvare un regolamento per i beni comuni che manca solo a Roma tra le grandi citta’ italiane”.

Potenziare la rete antiviolenza e’ l’urgenza numero tre: “A Roma siamo in aperta violazione della convenzione di Instanbul: servono piu’ centri antiviolenza, case rifugio, case di semiautonomia- continua Pratelli- Dovremmo avere 280 centri antiviolenza e ne abbiamo 12. Bisogna prevedere una formazione permanente per il personale educativo e scolastico sull’educazione all’affettivita’, cosi’ da concorrere a decostruire gli stereotipi di genere e prevenire la violenza sulle donne e la violenza omotransfobica fin dal percorso educativo”.

Infine l’urgenza numero quattro riguarda il grande tema del lavoro: “Roma capitale- conclude Pratelli- produce lavoro povero e precario, nel sistema degli appalti bisogna garantire salario e diritti dei lavoratori; serve poi ripensare complessivamente il sistema: da decenni si procede con progressive esternalizzazioni dei servizi. Quelli essenziali e continuativi vanno pero’ reinternalizzati”. (Agenzia Dire)