Preside ‘Vespucci’: orario prolungato e primi giorni con didattica a distanza

Roma – Metri, orari e organico da organizzare. Le scuole di tutta Italia in questi giorni sono diventate dei cantieri per garantire, in vista di settembre, una riapertura delle aule in sicurezza. “Credo che in ogni istituto ci sia un po’ di caos, ma ognuno sta cercando di trovare delle soluzioni diverse” racconta alla Dire Maria Teresa Corea, dirigente scolastica dell’istituto alberghiero ‘Amerigo Vespucci’ di Roma che ha richiesto i nuovi banchi promossi dalla ministra dell’Istruzione per garantire il distanziamento fisico.

“Facciamo continui monitoraggi, ma mi chiedo se questi banchi riescano ad arrivare in tempo, siamo quasi ad agosto e molte societa’ chiuderanno. Come realizzare anche gli interventi di edilizia leggera?”. Tra tanti interrogativi, pero’, la dirigente va avanti consapevole della solidita’ della sua scuola: quasi 1200 alunni e un corpo docente unito. “Abbiamo esteso l’orario: 8.30/16.30- spiega- lavoreremo anche il pomeriggio, ma abbiamo scelto di non prendere in considerazione il sabato”.

Le prime e le seconde classi faranno lezione in presenza, le terze verranno a scuola solo alcuni giorni, mentre le quarte e le quinte, solo per un primo periodo, inizieranno l’anno con la didattica a distanza. “Useremo i primi giorni dell’orario provvisorio per capire come gestire la situazione, poi la scuola riprendera’ per tutti il 1° ottobre- racconta la dirigente- i laboratori invece si svolgeranno tutti in presenza, anche se abbiamo utilizzato i fondi ministeriali per attrezzare le cucine e l’aula magna con telecamere che permetterebbero, anche in quel caso, la didattica a distanza”.

“L’aspetto che mi preoccupa di piu’ e’ la flessibilita’ oraria e il fatto che i ragazzi, per quanto educati alla distanza, sono comunque ragazzi, e sara’ difficile tenerli lontani- continua Maria Teresa Corea- Mi preoccupa anche la gestione dell’organizzazione, perche’ il personale e’ lo stesso dell’anno scorso, anche se ci troviamo in una situazione straordinaria. Abbiamo bisogno di piu’ collaboratori, perche’ saranno loro a sorvegliare i bagni e i corridoi, ed evitare assembramenti”. L’istituto alberghiero, pero’, non intende fermarsi, e a fine ottobre riaprira’ il suo ristorante ‘Vespucci’ per far esercitare studenti e studentesse, ma anche per garantire l’entrata di fondi alla scuola.

“La scuola resta un ambiente a rischio, ma e’ fondamentale che riapra- aggiunge la dirigente scolastica- qualche docente ha paura, ma c’e’ un bel clima, e abbiamo tutti voglia di ritornare”. E quel 14 settembre la preside sara’ li’ sulla porta, davanti al cancello dell’istituto, ad aspettare che tutti i ragazzi entrino a vivere quegli ambienti finalmente tornati pieni. “Sara’ emozionante- conclude- Ho sofferto molto nel vedere la scuola vuota”.