Primarie Roma. Pedica (PD): “”Le nostre sono primarie vere, non faccio sconti a nessuno”

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    Il Senatore del Pd Stefano Pedica, candidato alle primarie del centrosinistra per la corsa a sindaco di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

    “Sono primarie aperte come nel dna del nostro partito –ha affermato Pedica-. Coinvolgiamo l’elettorato del centrosinistra, non sui nomi ma sui programmi. Abbiamo firmato un patto di lealtà secondo cui il vincitore sarà aiutato a portare avanti il suo programma anche dagli altri partecipanti alle primarie. E’ un atto di responsabilità che tutti noi abbiamo sottoscritto. Ognuno di noi viene da una realtà diversa, io sono un ex democristiano ma ho fatto anche movimentismo. La mia storia è differente da quelle di Morassut e Giachetti. Abbiamo vissuto tre realtà diverse e abbiamo elettorato diversi, i cittadini dovranno decidere in base al programma che proporremo. Per quello che mi riguarda sono primarie vere, non faccio sconti a nessuno. Ci sentiamo tre protagonisti che vogliono cancellare questa pagina buia di Roma e rilanciare il centrosinistra”.

    Stefano Pedica

    Stefano Pedica

    Su Affittopoli. “Ho fatto interrogazioni parlamentari ed esposti alla Procura –ha affermato Pedica- per sapere chi abitava nella case del Comune e quanto pagava, non mi è stato risposto. Oggi Tronca sta facendo un’azione più incisiva di quella che aveva iniziato il sindaco Ignazio Marino. La colpa è delle amministrazioni precedenti a quella di Marino. Bisogna far luce su questa vicenda e dire la verità. Se vincerò le elezioni voglio un Comune trasparente dove, dalla periferia al centro, si decide insieme”.

    Su Fassina e i fuoriusciti dal Pd. “Sono persone che hanno una qualità e una storia importante –ha spiegato Pedica- Ma io preferisco combattere all’interno del partito se c’è qualcosa che non va piuttosto che andarmene e fondare un altro partito. Fare come ha fatto Fassina fa solo male alla coalizione di centrosinistra e non aiuta a battere centrodestra e grillini.

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