Pro Vita: appare manifesto ‘due donne non fanno un padre’

Roma – “Raggi e Maiorino si mettano l’anima in pace. Nonostante i comunicati stampa e la memoria di giunta, che parla di ‘campagna pubblicitaria discriminatoria e lesiva dei diritti e delle liberta’ individuali’, la nostra iniziativa continua, e su La Verita’ oggi pubblichiamo un’altra immagine choc, con la scritta ‘due donne non fanno un padre'”. Cosi’ il presidente Pro Vita, Antonio Brandi, e quello di Generazione Famiglia Jacopo Coghe, associazioni promotrici del Family Day.

“Al sindaco chiediamo: di prendere atto che i nostri manifesti non violano alcun regolamento comunale ne’ sono illegali, anzi sono perfettamente in linea con la Legge 40/2004, articolo 12, comma 6 che al contrario punisce la surrogazione di maternita’.
Ma sappiamo che il Comune sta sanzionando tutti i manifesti”, aggiungono.

Le associazioni informano, che sara’ presentata dal consigliere comunale di Roma Capitale, il capogruppo della Lega Maurizio Politi, che ha appena elaborato una mozione di condanna della pratica della maternita’ surrogata, un’interrogazione volta a far piena luce sul codice etico delle affissioni di Romacapitale “affinche’ non sia la maggioranza di turno a decidere sulla liceita’ o meno dei cartelloni”.

Aggiunge e conclude Politi: “La Raggi chiarisca se a Roma e’ vietato parlare di utero in affitto o se un reato puo’ essere coperto dietro una presunta discriminazione. Sfruttare una donna per comprare un bambino, chiunque lo faccia (coppie di uomini, coppie di donne o coppie uomo-donna) e’ vietato dalla legge.
Vogliamo che la Raggi non favorisca le trascrizioni anagrafiche agevolando di fatto lo sfruttamento della maternita’ surrogata”.