Progetto Santa Lucia: su via Francigena per rimuovere barriere

Più informazioni su

Roma – “Rendere accessibili le vie francigene che da tutta Europa portano a Roma anche alle persone con disabilità e raccontare, con gli strumenti del digitale, il viaggio su questi antichi cammini. Questo è l’obiettivo del progetto ‘A Ruota Libera’ presentato oggi presso l’ospedale di neuroriabilitazione Santa Lucia IRCCS di Roma alla presenza del vice-presidente della Regione Lazio Daniele Leodori.
“, si legge nella nota diffusa dall’Ospedale.

“‘A Ruota Libera’ è il racconto online in 5 capitoli- prosegue il comunicato- del viaggio di Pietro Scidurlo, 43 anni, che ha affrontato sulla sua carrozzina il percorso da Acquapendente a Roma: circa 160 km della direttrice nord dell’antica via francigena. L’esperienza di Pietro sugli itinerari religiosi europei, iniziata quando a 33 anni completa in handbike il Cammino di Santiago, ha permesso di avviare la prima mappatura in Europa di un tratto del pellegrinaggio che unisce Canterbury a Roma”.

“I progetti che integrano l’attenzione alle persone, le nuove tecnologie e la valorizzazione del territorio sono un esempio di civiltà e inclusione” ha dichiarato il vice-presidente della Regione Lazio Daniele Leodori al termine dell’evento “A Ruota Libera”.

Questa iniziativa, finanziata dal bando POR FESR Lazio L’impresa fa cultura, vuole valorizzare luoghi della cultura regionale attraverso l’uso di nuove tecnologie, a dimostrazione di come i fondi comunitari possano sostenere con efficacia lo sviluppo turistico dei territori. Scommettere sulle potenzialità dell’innovazione è anche tra gli obiettivi di Next Generation Lazio, il Piano regionale per il PNRR che ho l’onore di coordinare e che promuove la modernizzazione del sistema Lazio con grandi investimenti sul digitale”.

“Dal sito dedicato al progetto- segue il Santa LUcia Irccs- sarà infatti possibile navigare e scaricare le mappe degli itinerari percorsi in 8 segmenti e visualizzare i punti critici in cui vengono segnalate salite particolarmente ripide, ostacoli sul percorso o altre difficoltà, proponendo una via alternativa o una soluzione.”

“Il progetto include anche il racconto di tutta l’esperienza che ha portato Pietro a questo viaggio, da “La Nascita”, il capitolo con l’inizio del percorso, fino a “L’Arrivo”. Il web documentario utilizza immagini, testi e video per mostrare le sfide affrontate da Pietro, lasciando vivere a chi legge e ascolta le sensazioni del viaggio”.

“L’utilizzo del video e la realizzazione di un webdoc” spiega Marco Neri, art-director e autore del progetto “riescono a rendere l’esperienza emotiva di Pietro restituendo però anche un prodotto utile e una guida pratica per altre persone con mobilità ridotta che desiderano vivere il percorso della via francigena”.

“Il progetto è stato realizzato dalle aziende AREA Comunicazione e Informatica, Land Comunicazione e Forma-TEC, in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene, Free-Wheel ODV, CAI-Viterbo e Fondazione Santa Lucia IRCCS. Il progetto è finanziato dalla Regione Lazio e dalla Comunità Europea ed è patrocinato dai comuni di Acquapendente, Bolsena, Montefiascone, Formello e Viterbo”, conclude la nota.

Più informazioni su