Proposta ribelli Cinque Stelle: Roma sia Città-Stato con sindaco eletto da Aula

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Roma – Una Capitale Citta’-Stato, sindaco eletto dall’aula e non piu’ dai cittadini, decentramento amministrativo, con piu’ poteri e fondi ai Municipi. Sono i pilastri della riforma istituzionale di Roma Capitale che hanno in mente Angelo Sturni, Enrico Stefa’no, Marco Terranova , Donatella Iorio e Alessandra Agnello, i consiglieri comunali grillini che hanno dato vita all’iniziativa politica il ‘Piano di Roma’.

“Per i 150 anni di Roma e nel rispetto del percorso che stiamo portando avanti, presentiamo pubblicamente e in modo trasparente i tre punti principali della nostra proposta di riforma normativa dell’ordinamento di Roma Capitale, che stiamo depositando in queste ore alla Camera dei Deputati, in armonia con quanto previsto dall’articolo 50 della Costituzione”, scrivono su Facebook.

“Come sempre la nostra azione parte dai temi. Roma Citta’-Stato: trasformare Roma Capitale in una citta’-Stato, ente territoriale con potesta’ legislativa e regolamentare per determinate materie e funzioni, con forme e condizioni particolari di autonomia, anche finanziaria, secondo uno statuto speciale adottato con legge costituzionale, disciplinando forme di raccordo con la Regione Lazio e lo Stato”, continuano.

Poi “sindaco eletto dall’Assemblea Capitolina. Forma di governo parlamentare: un ulteriore punto prevede la modifica della forma di governo della citta’ – da presidenziale a parlamentare – riservando, alla pari di altre capitali europee, l’elezione del sindaco all’organo assembleare democraticamente eletto dal popolo tenendo conto che gia’ oggi moltissime delle principali deliberazioni e decisioni che riguardano la citta’ sono di competenza dell’Assemblea Capitolina, organo di governo di indirizzo e controllo di Roma”.

Infine “doppio livello di governance Roma/Municipi e il decentramento della citta’. Costituisce un punto essenziale di questa riforma promuovere il piu’ ampio decentramento amministrativo, finanziario e contabile dei Municipi, attraverso interventi legislativi.”

“L’obiettivo e’ realizzare due livelli di governance differenti per mission, funzione e territorio, con una citta’ amministrata secondo un modello istituzionale decentrato”, proseguono.

“Abbiamo deciso di presentare questa proposta al fine di garantire l’avvio di un ampio dibattito, anche parlamentare, con tutte le altre forze politiche e civiche della citta’ e degli altri livelli istituzionali poiche’ Roma deve essere una citta’ aperta al mondo”.

“Risulta agli atti dell’Assemblea Capitolina, ma non ancora calendarizzata, una nostra proposta di mozione n. 335/2020, sulla trasformazione di Roma in una citta’-Stato”, concludono.

“In ogni caso, nelle prossime settimane proseguiremo a far conoscere con maggior dettaglio tutti i punti della riforma qui illustrati e chiederemo alla Commissione parlamentare competente della Camera dei Deputati di poter essere auditi per l’illustrazione della nostra proposta di riforma dell’ordinamento di Roma Capitale”.

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