Ptpr, Parisi: nostri interventi su investimenti e sviluppo

Roma – “Sul Ptpr il lavoro del centrodestra ha evitato la saldatura tra sinistra e M5S. Grazie al nostro contributo si e’ evitato che il piano territoriale paesaggistico regionale del Lazio perpetuasse quel disordine normativo che, sommato all’immobilismo ideologico, tanto spazio ha lasciato a comportamenti distorti ed elusivi, che hanno fatto, del nostro territorio, il luogo della devastazione dell’ambiente e del paesaggio, contribuendo a dare incertezza agli operatori economici e alle famiglie. Il Lazio e’ la Regione a piu’ alto valore paesaggistico, architettonico e culturale, ma per essere valorizzato e preservato ha bisogno di una regolazione chiara, dinamica e moderna. I nostri interventi in Consiglio Regionale hanno consentito di battere il partito dell’arretratezza e dell’ottusita’ e consentono oggi di avere uno strumento di programmazione e regolazione, ancorche’ non ottimale, ma importante che, se ben gestito, permettera’ al Lazio di valorizzare il proprio paesaggio e di esprimere finalmente con piene potenzialita’ la sue vocazioni turistiche, ambientali, naturali, culturali. Il centrodestra ha lavorato duramente affinche’ venisse aggiornata la cartografia attualmente presa in esame che, essendo stata prodotta oltre vent’anni fa, in molta parte presenta un territorio non conforme alla realta’ attuale. In tal senso, lo strumento di riferimento dovrebbe essere la Carta dei Suoli, piu’ recente e in quanto tale piu’ fedele”. Cosi’ in un comunicato Stefano Parisi, portavoce del centrodestra in Consiglio regionale del Lazio.

“L’aver ottenuto l’inserimento di questo documento nella delibera che il Consiglio ha approvato, permettera’ di ridurre al minimo le ambiguita’ legislative e i contrasti che rischiano di aprirsi con le amministrazioni locali. In conformita’ con il Testo Unico per l’Edilizia abbiamo inoltre preteso che il Ptpr coniugasse la tutela dell’ambiente e del paesaggio con il diritto di proprieta’, consentendo interventi edilizi a volumetria esistente, in sintonia con il Codice Urbani, favorendo la riqualificazione urbana e la rigenerazione del patrimonio edilizio connaturato con l’ambiente e immerso nei sistemi di paesaggio. Dopo aver raccolto le sollecitazione delle amministrazioni locali e degli operatori economici, ci siamo impegnati per la modifica dell’Art. 62 che, in principio, preveda il ritorno per nuova discussione dei piani urbanistici gia’ approvati nei rispettivi Consigli comunali. Questo avrebbe bloccando la macchina amministrativa e aperto numerosi contenziosi. Da sempre convinti che l’eccesso di burocrazia e’ tra i veri mali del nostro Paese, ci siamo fermamente opposti. La nostra proposta, che e’ passata, garantira’ che gli strumenti urbanistici esistenti, e quelli in via di definizione ma gia’ in possesso delle autorizzazioni paesaggistiche, non vengano ridiscussi. Tra i tanti, e’ questo il risultato che rivendichiamo maggiormente. Grazie al contributo del centrodestra tra vent’anni la nostra potra’ essere, se ben gestita, una regione piu’ bella, moderna e attrattiva per gli investimenti”, conclude Parisi.