Raddoppio via Boccea: il Municipio chiede lo sblocco dei fondi e l’inizio dei lavori.

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    Il presidente Giannini incontrerà i manifestanti: “Come i cittadini anche noi non siamo disposti ad aspettare ancora.

    In occasione dell’annunciata manifestazione di alcuni cittadini di Casalotti per protesta contro il mancato inizio dei lavori per il raddoppio di via Boccea, il presidente del Municipio 18 Daniele Giannini dichiara quanto segue:

    “Sarò in via Boccea per ascoltare le istanze dei cittadini e per assicurarmi che le proteste siano indirizzate alle persone giuste. Fin dall’inizio del mandato infatti abbiamo costantemente dialogato con i comitati e le associazioni di Casalotti per renderle partecipi delle difficoltà che questa grande opera comportava. In ripetuti incontri di piazza e in varie sedi abbiamo prima reso conto del reperimento dei fondi, poi abbiamo illustrato i progetti dell’allargamento, infine abbiamo annunciato l’indizione della gara d’appalto e salutato con soddisfazione l’assegnazione alla ditta vincitrice. Poi è sopravvenuto l’inasprirsi della crisi, il cambio di Governo, il patto di stabilità tra l’istituzione nazionale e i comuni italiani, che di fatto ha bloccato i fondi già pronti alla vigilia dell’inizio del cantiere. Da settimane, come Municipio, stiamo facendo pressioni sul Sindaco e sull’Assessore per derogare al patto almeno in questo caso. A loro e ai cittadini voglio ribadire con voce ferma che il raddoppio di via Boccea è l’opera prioritaria per questo Municipio. Ai cittadini vorrei spiegare che non è una questione di volontà nostra o delle istituzioni di Roma Capitale, chi lo dice vuole strumentalizzare la questione: il patto di stabilità sta fermando le opere in tutti i comuni d’Italia, che siano governati dal centrodestra o dal centrosinistra, senza distinzioni. Sulla questione del raddoppio di via Boccea cittadini, istituzioni, maggioranza e opposizione del XVIII vogliono tutti la stessa cosa. Se la protesta di oggi sarà civile e apartitica mi schiererò con i manifestanti, altrimenti, pur condividendo il fine, non ne approverò i mezzi.”

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