Radicali, Barilli: su inceneritore decidano romani con referendum

Roma – Un referendum per legittimare la scelta di realizzare un inceneritore a Roma. È quello che chiedono i Radicali Italiani al sindaco Roberto Gualtieri il quale, a loro dire, “ha il dovere di consultare la cittadinanza”. Dalla scelta di realizzare l’impianto, infatti, “dipenderà il ciclo dei rifiuti nella Capitale per i prossimi 40 anni”.

“Realizzare un termovalorizzatore per lo smaltimento di 600mila tonnellate l’anno di rifiuti è una soluzione a un problema che affligge questa città da troppi anni, ma non certo la soluzione ideale”, ha detto il segretario dei Radicali Italini Massimiliano Iervolino durante una conferenza stampa nella sede del partito a cui ha preso parte insieme al consigliere regionale del Lazio, Alessandro Capriccioli e al segretario romano, Leone Barilli.

“Nell’impianto proposto da Gualtieri verrebbe conferito il cosiddetto ‘talquale’ quindi sia il rifiuto umido – quello più inquinante – che il secco. Stiamo parlando di economia lineare e non circolare”, ha spiegato ancora Iervolino. “La nostra soluzione- ha aggiunto- è contenuta in una proposta di delibera che giace nei cassetti dell’Assemblea capitolina: raccolta porta a porta dell’umido in tutta la città e piccola discarica di servizio per ciò che resta”.

Tuttavia, se il sindaco è determinato ad andare avanti con la realizzazione dell’inceneritore “è bene che la sua proposta sia legittimata dal consenso popolare. Il cittadini romani hanno il diritto di essere interpellati in questo senso”.

Un’iniziativa, secondo i Radicali Italiani, che andrebbe a vantaggio anche dei principali oppositori del progetto della Giunta capitolina: “Il Movimento 5 Stelle e il loro leader Giuseppe Conte avrebbero la possibilità con il referendum di istituzionalizzare la loro protesta. Se decidessero di raccogliere le firme- hanno concluso i relatori- avrebbero il nostro immediato sostegno”. (Agenzia Dire)