Raggi immagina nuovo quartiere San Basilio: qui una città parco

Roma – Una “città parco” che punti su accessibilità, mobilità sostenibile, spazio pubblico e recupero del patrimonio abitativo. Sono le parole chiave del programma di rigenerazione urbana per la rinascita di una delle aree periferiche con una maggiore presenza di edilizia pubblica di Roma, il quartiere di San Basilio, nel Municipio IV. Il progetto è stato presentato questa mattina dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, durante una conferenza stampa nei ‘giardini della Balena’, una delle piazze simbolo del quartiere alla periferia est della Capitale.

Presenti, tra gli altri, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori, la delegata alle periferie Federica Angeli e l’assessore alla Mobilità e Vicesindaco Pietro Calabrese.

“Il processo di rigenerazione urbana, il cui presupposto principale è il recupero del patrimonio edilizio e urbanistico esistente, punta al miglioramento della qualità della vita dei cittadini attraverso l’arricchimento culturale, lo sviluppo del tessuto socio-economico, la coesione sociale in un’ottica di innovazione e sostenibilità”, hanno spiegato dal Campidoglio.

“L’ambito ha un’estensione di circa 65 ettari e un insediamento prevalentemente pubblico Ater ed Erp di oltre 900.000 mc. Le sfide riguardano l’adeguamento degli attuali standard abitativi, l’efficienza energetica, la biodiversità, la riforestazione e l’agricoltura urbana.”

“Le azioni che si vogliono mettere in campo riguardano la riqualificazione del patrimonio, la rigenerazione del tessuto urbano, il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza degli spazi, della dotazione di servizi e delle infrastrutture locali. Il programma punta sulla prossimità dei servizi, la riduzione del traffico secondo i criteri della mobilità sostenibile, l’incremento dei legami di vicinato per favorire inclusione sociale.”

“Gli interventi prioritari diretti – è stato chiarito – riguardano il patrimonio edilizio residenziale e l’adeguamento tecnologico delle unità abitative, con interventi di recupero dei fronti commerciali, per nuovi presidi di co-working, per la realizzazione di un parco agricolo e di orti urbani”.

In particolare l’obiettivo, secondo quanto spiegato da Raggi ad un gruppo di cittadini presenti all’iniziativa, è realizzare una “città parco” con un nuovo spazio di connessione immaginato come una “piazza diffusa”, una zona centrale che si colloca nel sistema già presente di strade e viali. Un’area da realizzare attraverso la ridefinizione della trama stradale, ampliando le connessioni pedonali e ciclabili.

Ciò avviene ridisegnando il sistema della mobilità interna del quartiere favorendo l’accessibilità pedonale e una carrabilità più controllata con isole 30, definendo una parte commerciale con bar, laboratori, negozi, e una parte dedicata ai servizi di quartiere, tra cui il mercato all’aperto in diretta connessione con il sistema degli orti urbani.

Il programma di rigenerazione urbana, a quanto si apprende, sarà definito insieme alla cittadinanza attraverso un percorso di partecipazione sul territorio che prenderà il via il 24 giugno con un’assemblea pubblica, per poi proseguire con infopoint, laboratori, incontri tematici e questionari.

“La nostra idea di città è quella di riqualificare i quartieri esistenti ristabilendo la loro connessione con il resto della città, a partire dalle periferie: con questo programma torniamo ancora una volta a San Basilio, dopo diverse iniziative già avviate, e lo facciamo disegnando il suo futuro a partire dal recupero del patrimonio edilizio e dal miglioramento dello spazio pubblico. È un percorso che faremo insieme ai cittadini”, dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.

“L’urbanistica ha il ruolo di programmare la città futura per porre le basi di risultati che arriveranno e resteranno nella struttura della città. Indichiamo le strategie che le città devono avere nell’agenda per rispondere alle sfide e ai bisogni attuali. Questo progetto guarda alla riqualificazione della città esistente, rispondendo alle esigenze che ha chi vive il territorio.”

“Partiamo dal recupero del patrimonio edilizio per poi ampliare lo sguardo allo spazio pubblico e ai luoghi di comunità. E’ un programma realizzabile per fasi che crea una infrastruttura duttile che pone con forza il tema dell’abitare in città come uno dei nodi strategici intorno a cui sviluppare le politiche future”, ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori.