Raggi: tragedia Foibe ferita ancora aperta, strumentalizzata per anni

Roma – “Oggi e’ un giorno estremamente importante, come tutti quelli in cui celebriamo il ricordo e facciamo attivita’ di memoria collettiva. Un’attivita’ di cui c’e’ sempre piu’ bisogno in questi momenti soprattutto per fatti rimasti ai margini della storia e invece la hanno cambiata per sempre. La tragedia delle foibe e’ una ferita ancora aperta che riguarda la nostra storia nazionale e quindi tutti noi, ha coinvolto centinaia di migliaia di connazionali e per decenni e’ stata dimenticata o mal raccontata, se non addirittura strumentalizzata per fini politici”.

Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, aprendo nella sala della Protomoteca del Campidoglio, davanti a decine di studenti delle scuole romane, la cerimonia per la celebrazione del Giorno del Ricordo dei Martiri delle Foibe Istriane e dell’Esodo delle popolazioni giuliano-dalmate, organizzata insieme alla Societa’ di Studi fiumani. Presente anche l’assessore alla Persona, Scuola e Comunita’ solidale di Roma Capitale, Veronica Mammi’.

Per Raggi “dare un volto a queste persone non e’ un esercizio che riguarda gli storici ma ognuno di noi per avere la forza necessaria a evitare che nuove forme di discriminazione ed esclusione tornino tra noi. Anche a Roma arrivarono numerosi esuli all’improvviso, senza una casa e una patria, indesiderati nei territori dove erano nati e cresciuti e indesiderati e sgraditi anche in Italia, due volte vittime dell’indifferenza, che e’ molto pericolosa: colpisce sempre chi e’ piu’ debole, ne nega l’identita’, mette all’angolo chi non ce la fa e chi non ha voce. La pratica delle foibe serviva a questo, a seppellire, cancellare le persone per nasconderle dalla vista e dalla storia. L’indifferenza e’ complice”.

Quella storia, ha concluso la sindaca, “deve farci riflettere ancora di piu’ oggi e a voi ragazzi chiediamo di essere vigili e attenti. Queste giornate e il Viaggio del ricordo che il Campidoglio organizza da anni e per cui partiremo a breve servono a conoscere la storia e a trasmettere quella memoria insieme a chi con occhi da bambino visse quel dramma in prima persona”.

Per Mammi’ “ricordiamo oggi le vittime delle Foibe, una delle tragedie del Novecento. Ognuno di noi ha la responsabilita’ di conoscere e agire ogni giorno, perche’ nella conoscenza e consapevolezza si trova la chiave per essere liberi”.