Raggi: volontà di portare avanti prima possibile progetto Tor Di Valle

Roma – “C’e’ la volonta’ politica di portare avanti al piu’ presto il progetto dello stadio di Tor di Valle. Lavoriamo con tale proposito nel rispetto della legge e nell’interesse dei cittadini”. Lo assicura la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in una lunga intervista pubblicata oggi dalla ‘Gazzetta dello Sport’ a firma di Alessandro Catapano. – L’inchiesta “Rinascimento” e’ ormai alle spalle: possiamo dire con certezza che il progetto non sia stato sporcato da atti corruttivi? “Sono stati gli inquirenti a dire con chiarezza che l’inchiesta non ha riguardato gli atti amministrativi relativi allo stadio. Nonostante questo, ho immediatamente chiesto di avviare una due diligence su tutto il procedimento. Proprio perche’ vogliamo portare avanti il progetto nel massimo della legalita’ e trasparenza”.

Poi sono arrivate le polemiche su un presunto primo parere negativo del Politecnico di Torino al quale avete affidato una due diligence sul progetto. Ieri il professore Bruno Dalla Chiara ha lasciato intendere che il parere negativo comparso sui giornali fosse stato contraffatto. È cosi’? “Credo che il Politecnico si sia lamentato piu’ che altro di come un lavoro tecnico provvisorio sia stato oggetto di un dibattito mediatico senza che il Campidoglio o lo stesso istituto abbiano mai detto qualcosa in merito”.

Cosa pensa di Luca Parnasi, delle sue condotte? E della Roma che si e’ ritrovata con un partner inaffidabile? “Non spetta all’Amministrazione rispondere in merito alle scelte della societa’ proponente. A noi spetta solo valutare l’interesse pubblico del progetto proposto. E questo abbiamo fatto”. – Prima di diventare sindaca, quando era all’opposizione in Consiglio comunale lei era una delle piu’ convinte oppositrici del progetto Tor di Valle. Poi cos’e’ cambiato? “Ero contro ‘quel’ progetto specifico, che avrebbe comportato l’ennesima colata di cemento in un’area della citta’. Ricordo che quel progetto prevedeva che, su un milione di metri quadrati di cemento, lo stadio avrebbe rappresentato il 14% del totale. Noi abbiamo migliorato il progetto rendendolo innovativo ed eco-sostenibile. Abbiamo ridotto le cubature del 50%, con edifici a ridotto impatto ambientale realizzati con gli standard energetici piu’ avanzati al mondo e un superamento del rischio idrogeologico della zona”.

Basteranno le opere pubbliche inserite nella seconda versione del progetto, quella cui avete lavorato negli ultimi anni? “Secondo gli uffici si’. E me lo auguro. Ho pero’ chiesto ulteriori approfondimenti e verifiche perche’ voglio essere sicura che, una volta realizzato lo stadio, tutto funzioni perfettamente. Tifosi e cittadini dovranno essere orgogliosi di questa opera. E lo saranno presto. Con il nuovo progetto unificheremo due strade molto importanti, Via Ostiense e Via del Mare: opera attesa da decenni. C’e’ poi un altro intervento molto interessante: la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano. Si tratta di un’area abitata che si allaga spesso quando piove: risolveremo un problema decennale per migliaia di persone”.

A sei anni dall’inizio di questo percorso, puo’ dirci cosa manca al progetto per completare l’iter amministrativo e ottenere le autorizzazioni finali? “In primis, sto aspettando l’esito del parere che ho chiesto al Politecnico di Torino, poi penseremo alla variante urbanistica. Non e’ un atto dovuto ma ho ritenuto che, dopo tutto quello che abbiamo letto sui giornali, i cittadini abbiamo diritto ad un ulteriore approfondimento. Ci sono alcune questioni aperte: ad esempio, io continuo a ritenere che si dovrebbe investire di piu’ sulla linea ferroviaria Roma-Lido che collega il centro a Ostia. Il progetto sarebbe ancora piu’ bello e utile alla citta’. La Regione Lazio e’ proprietaria della linea e, da circa tre anni, ha 180 milioni per ammodernamenti su quella specifica tratta che non ha ancora speso”.

La relazione preliminare del Politecnico di Torino che avete richiesto sui flussi di traffico parlava di ‘scenari catastrofici’ per la viabilita’ del quadrante interessato. Come si risolvera’ questo problema? “Al Politecnico abbiamo inviato un’integrazione dei dati, sottolineando tra le altre cose la strategia di mobilita’ sostenibile che la nostra Amministrazione sta mettendo in campo su tutto il territorio cittadino. In questo ambito generale va collocata anche l’analisi dei flussi di traffico locale per valutare al meglio le soluzioni. Sulla base di questa ulteriore documentazione verra’ redatta la relazione definitiva. Faccio un esempio: in tutta la citta’ stiamo puntando molto sulla ‘cura del ferro’, il potenziamento di tram e metropolitane, e quindi le soluzioni di mobilita’ per lo stadio dovranno prevedere certamente uno sviluppo di tutte le linee metroferroviarie. In questo senso guardo con interesse al potenziamento della Roma-Lido e delle altre linee ferrate del quadrante: posso confermare che il contributo economico del proponente sara’ prioritariamente destinato all’acquisto di nuovi treni per l’intera linea. Mi auguro che anche la Regione Lazio, titolare della ferrovia, possa fare la sua parte”.

Dopo le aperture del premier Conte, si torna a ipotizzare un contributo del Governo al progetto? Magari per realizzare il Ponte di Traiano? “Al di la’ della questione stadio, ben venga qualunque contributo del Governo finalizzato a migliorare la vita dei cittadini. D’altronde, come ho sempre sottolineato, Roma deve avere un maggiore apporto statale sia in termini di poteri che di risorse”.