Anzaldi (PD): “Calenda voleva dividere il canone con reti private”

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    Roma– Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, in un’intervista ad “Avvenire” a proposito dell’abolizione del canone Rai, ha dichiarato:”Calenda aveva sposato la linea Minoli, per dividere il canone tra le reti che lavorano”.

    “L`Usigrai dovrebbe spiegarci -prosegue ancora Anzaldi- che pensa quando vede quello spreco di soldi che va da Fazio all`atto di indirizzo non applicato, alla lista di 40 giornalisti che prende oltre 240mila euro l`anno e si lamenta di non lavorare, o di un`azienda dove chiunque fa il direttore, anche per un solo giorno, rimane direttore a vita”.

    Privatizzazione? “No, perché il sevizio pubblico- prosegue Anzaldi- serve per alcune tematiche che non hanno appeal per lo share pubblicitario. Io dico che la Rai ha un numero di personale spropositato, e con questo numero di giornalisti impensabile arriva sempre dopo Sky o addirittura non arriva. Alla Rai si bruciano i soldi”.

    Sull’occupazione della Rai da parte dei partiti, il deputato democratico aggiunge: “Trovate un caso concreto di un favore al Pd, quando per spiegare una cosa siamo costretti ad andare da Gruber a La7 o da Del Debbio. Cosa ha occupato il Pd: ‘Domenica in’?”.

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