Rampelli: stadio centrale del tennis non avrà copertura

Roma – “Roma ha gia’ una ‘Citta’ dello Sport’: il Parco monumentale del Foro Italico. Un’area verde a vocazione sportiva di grande pregio naturalistico e architettonico, considerato da sempre la ‘Casa dello sport’ della Capitale, uno dei centri piu’ prestigiosi d’Europa. La sua proiezione futura, quindi, deve essere di salvaguardia e valorizzazione di questo straordinario connubio di architettura, natura e sport. Il Foro Italico.”

“Chi ha pensato di costruire un’altra ‘Citta’ dello Sport’, un progetto senza sostenibilita’ economica e urbanistica e che nessuno avra’ mai le risorse per completare ha commesso un errore tragico. Il Foro Italico puo’ essere trasformato per ospitare eventi solo se se ne rispetta l’impianto urbanistico e la filosofia.”

“Gli impianti di allenamento e gara possono essere solo in cavea, conseguentemente l’attuale obbrobrio architettonico in vetro e acciaio realizzato sullo stadio centrale del tennis va demolito o, piu’ esattamente, smontato. Visto che quando fu costruito la sovrintendenza diede il nulla osta per una ‘struttura temporanea’.”

“In merito ritengo si debba riaprire il concorso bandito per la sua copertura (ma non era provvisorio?…) che e’ stato appena chiuso per chiedere ai tecnici di progettare l’impianto in cavea, quindi a zero impatto ambientale. Qualora questa soluzione non fosse possibile lo stadio del tennis andrebbe realizzato ex novo a Tor di Quinto.”

“Con l’urgente ristrutturazione del complesso, cui Sport e Salute dovrebbe provvedere secondo gli impegni presi dal presidente Cozzoli, sara’ indispensabile dare attuazione alla legge regionale sullo sport che prevedeva la realizzazione del Museo dello Sport, una struttura in Italia clamorosamente assente”. E’ quanto ha dichiarato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi, intervenendo alla tavola rotonda ‘Il recupero e la rigenerazione urbana degli impianti sportivi olimpici di Roma’ presso il Salone d’Onore del Coni al Foro Italico.