Recovery Fund, Patanè: Raggi tra incompetenza, sciatteria e propaganda

Roma – Cosi’ in un post su Facebook Eugenio Patane’, consigliere regionale dem del Lazio: “Il Recovery Fund e’ un’opportunita’ vera e seria che mette a disposizione dell’Italia 208 miliardi dei quali 104 disponibili per progettualita’ su sei direttrici. Di questi il 37% deve essere speso su progetti che riguardano i cambiamenti climatici e la transizione ecologica. Il 70% deve essere impegnato entro il 2021 e il 30%entro il 2023.”

“Vuol dire che ogni amministrazione deve essere preparata per presentare progettualita’ gia’ definite altrimenti i fondi non riesci ad impegnarli in cosi’ breve tempo e che se ci sono a disposizione del Paese 104 miliardi probabilmente a tutta la Regione Lazio ivi compresa Roma smetteranno verosimilmente circa una decina di miliardi.”

Continua Patanè: “Dunque per Roma tra i 5 e i 6 miliardi. Compito di un’amministrazione seria sarebbe quello di individuare delle priorita’ che seguano i criteri europeo, spingere sull’acceleratore per avere dei progetti definitivi su quelle priorita’ e battersi per ottenere i finanziamenti.”

“La Raggi invece cosa fa? Presenta una sorta di lista della spesa irrealistica di 25 milardi di opere aolomper Roma delle quali solo 10 sono sulla mobilita’, molti delle quali non hanno progetti definitivi e non si capisce neanche cosa siano.”

“Pensate solo alla fantomatica ‘Linea E’ che in questo schema e’ riportata come linea metropolitana tra Roma- Ostia- Fiumicino, cioe’ la Roma-Lido che si allunga a Fiumicino (che per inciso e’ di proprieta’ della Regione con la gestione che tornera’ in capo alla Regione, dunque non potrebbero presentare alcun progetto) e che, invece, nel DUP approvato in Giunta capitolina a settembre e’ riportata come una linea metropolitana che da Acilia va a Fiumicino ma non si capisce dove: se al centro, se all’aeroporto o altrove. Cosi’ non si va da nessuna parte.”

Prosegue Patanè: “Questi progetti sono destinati ad essere bocciati e questo modo di fare amministrazione e’ proprio il modo di perdere l’occasione del Recovery Fund.”

Conclude Patanè: “Un misto tra incompetenza (perche’ proprio non hanno capito cosa devono fare), propaganda politica preelettorale (perche’ sembra un manifesto di intenti politici da affliggere sui muri e non un provvedimento amministrativo serio) e sciatteria. E poi ci chiedono di fare l’accordo… please”.