Regione Lazio, bando ‘Strade del Commercio’: 15 mln per reti imprese

Roma – Quindici milioni di euro per aumentare la competitività delle micro, piccole e medie imprese commerciali, valorizzare i territori del Lazio e migliorare la qualità della vita di cittadini.

Sono le finalità di “Strade del Commercio”, il bando della Regione Lazio rivolto ai Comuni e ai Municipi di Roma Capitale per favorire la costituzione, l’avvio e il consolidamento delle reti di imprese tra attività economiche su strada, cioè aggregazioni costituite con l’obiettivo di potenziarne la competitività e di renderle contemporaneamente volano per uno sviluppo territoriale sostenibile ed elemento di coesione e riconoscimento per la comunità e i visitatori e utenti esterni.

Questa nuova opportunità, le cui domande potranno essere presentate da oggi e fino alla mezzanotte del 30 giugno, è stata presentata dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti, insieme agli assessori regionale e comunale al Comune, rispettivamente Paolo Orneli e Monica Lucarelli.

La rete di imprese viene proposta da un promotore che individua i possibili partecipanti ed elabora un progetto di sviluppo. I partecipanti possono associarsi in forma giuridica societaria, consortile, come contratto di rete o come associazione, da almeno 20 attività economiche facenti parte della rete.

Il programma di rete deve essere approvato dai Comuni del Lazio o dai Municipi di Roma Capitale, territorialmente interessati, che sono responsabili della sostenibilità nel tempo del progetto, della gestione e utilizzo del finanziamento regionale e della certificazione e rendicontazione della spesa.

Il finanziamento massimo erogabile per ciascun programma di rete è di 100mila euro, che verrà suddiviso in tre acconti: del 30% il primo, del 60% il secondo, che sarà concesso dietro rendicontazione intermedia delle spese sostenute, e del 10% a saldo con rendicontazione delle spese complessive.

Le reti possono essere territoriali, cioè presenza in un territorio delimitato con offerta ampia ed eterogenea di attività economiche e di servizio, oppure di filiera, presenza di una molteplicità di attività economiche su strada appartenenti alla medesima specializzazione merceologica o comunque organizzate secondo un percorso integrato dell’offerta. Un Comune può contenere più di una Rete di filiera e più di una Rete territoriale.

Saranno considerati fattori strategici delle reti l’offerta di servizi e formule commerciali integrate, anche con soggetti non aderenti alla rete; la connessione con punti di rilevanza del territorio; la buona accessibilità e sviluppo di mobilità sostenibile nel territorio di riferimento; la qualità urbana (ad esempio arredo urbano, aree verdi, segnaletica, pulizia, sicurezza, illuminazione); infine, per quanto riguarda le reti di filiera, la capacità di caratterizzarsi quale fattore identitario del territorio.

“Mai come in questo caso è molto importante che intorno alle opportunità offerte dal bando si unisca un pezzo di territorio- ha detto Zingaretti- Per questo ci deve essere una grande campagna civile attorno a questa possibilità che migliora le attività economiche e la qualità della vita. Ci sono 15 mln per stimolare il cambiamento e rimettere le attività commerciali su strada al centro di un modello unico di sviluppo”.

Secondo il governatore, questo “è un bando del coraggio, della passione e del rimettersi in piedi, che non si limita a fare resistere le attività economiche ma ad affrontare la solitudine e la disperazione che, se non trovano una prospettiva, diventano rabbia e cedimento”.

L’obiettivo di questa secondo edizione del bando rivolto alle attività di commercio su strada “è finanziare almeno 150 progetti di rete di impresa di almeno 20 imprese- ha spiegato Orneli- parliamo di negozi di vicinato, botteghe artigiane, mercati, libreria, attività sportive, turistiche e culturali. I progetti possono riguardare la manutenzione, l’arredo urbano, la sicurezza dei nostri quartieri, le azioni complementari alla mobilita’, la sostenibilità, l’accessibilità delle aree interessati dai progetti, marketing territoriale, animazione, comunicazione, innovazione tecnologica e gestione di servizi in comune”.

Con la prima edizione del bando, prima della pandemia, “finanziammo 150 progetti e 7mila imprese in rete tra loro. Dopo l’impatto devastante degli ultimi due anni, vogliamo aiutare gli esercizi di vicinato a ripartire e a rilanciare la loro funzione non solo economica, perché sono un presidio fondamentale come luoghi di incontro e scambio. Questo è un bando che rappresenta la nostra idea di futuro, di come immaginiamo debbano tornare a vivere i nostri quartieri, anche con un’idea di sicurezza partecipata”.

Per l’assessora capitolina al Commercio, Monica Lucarelli “questo bando è l’esempio di come sia importante lavorare insieme. Il fatto che si spingano le realtà commerciali a collaborare tra loro è molto importante. La pandemia ci ha insegnato che da soli non so va da nessuna parte. Bisogna ripensare gli spazi e la partecipazione pubblico-privato”. (Agenzia Dire)