Regione Lazio: il Consiglio nomina i revisori dei conti

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    Estratti a sorte i nomi dei cinque componenti del nuovo organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica dell’ente La Regione Lazio avrà presto in attività il proprio Collegio dei revisori dei conti, nuovo organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione dell’ente. Davide Di Russo, Giuseppe Dionisi e Francesco Marcone sono stati scelti dal Consiglio regionale del Lazio, mediante estrazione da un elenco di 42 candidati in possesso di specifica qualificazione professionale in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria anche degli enti territoriali. I nomi dei 42 revisori che si sono candidati alla nomina sono stati associati ad altrettanti numeri scritti su 42 foglietti messi in un’apposita urna collocata al centro dell’Aula consiliare. I foglietti sono stati estratti dai consiglieri Giuseppe Simeone (FI), Teresa Petrangolini (Per il Lazio) e Gianluca Quadrana (Lista civica Zingaretti), componenti dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Dall’urna sono stati estratti anche i numeri dei due membri supplenti: Daniele Giuncato e Tommaso Mililli. Dopo la verifica della presenza nell’urna dei numeri relativi a tutti i candidati, il presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, ha annunciato l’invio del verbale dell’elezione alla Giunta che a sua volta provvederà al decreto di nomina dei revisori. In seguito, il Collegio dovrà provvedere all’elezione del proprio presidente. L’istituzione del Collegio dei revisori dei conti è prevista dalla legge regionale n. 4 del 2013, in attuazione dalla normativa nazionale in materia di riduzione dei costi degli enti territoriali (dl 138/2011 e dl 174/2012).

    Dovrà esercitare il controllo sulla gestione finanziaria della Regione, in raccordo con le sezioni regionali della Corte dei conti. In particolare, il Collegio dei revisori dei conti dovrà esprimere parere obbligatorio sulle proposte di legge di bilancio, di assestamento, di variazione del bilancio, di rendiconto e sui relativi allegati. I pareri del Collegio, che dovrà riunirsi una volta almeno ogni tre mesi, saranno allegati alle proposte di legge e trasmessi al Consiglio regionale. Dal canto suo, la Giunta regionale dovrà favorire “l’attività istruttoria del Collegio assicurando ad esso, in modo costante e tempestivo, l’informazione e la documentazione in ordine alla predisposizione degli atti sui quali il Collegio deve esprimere il parere obbligatorio”, come recita l’articolo 27 della legge regionale n. 4/2013. I revisori potranno accedere agli atti e ai documenti della Regione con le stesse prerogative dei consiglieri regionali e, se richiesta la loro presenza, dovranno intervenire alle sedute della Giunta, nonché delle commissioni consiliari dedicate all’approvazione delle leggi in materia di bilancio. “Ai componenti del Collegio spetta un’indennità pari al 15 per cento dell’indennità di carica e di funzione del Presidente della Regione, maggiorata del 15 per cento per il presidente del Collegio” (art. 33) – vale a dire 1545 euro per i componenti e circa 1800 euro per il presidente, al netto di Iva e oneri – oltre a un rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per gli spostamenti necessari per l’esercizio delle loro funzioni.

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