Regione Lazio: per casi disabilità gravissima approvate nuove linee guida

Roma – La Regione Lazio ha approvato l’aggiornamento delle linee guida regionali per la programmazione territoriale delle prestazioni assistenziali domiciliari in favore degli utenti in condizione di disabilita’ gravissima. Le modifiche tengono conto sia dell’incremento nella domanda assistenziale da parte degli utenti in condizione di disabilita’ gravissima sul territorio regionale e sono redatte in conformita’ a quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2019 (riparto del Fondo nazionale per le non autosufficienze e approvazione del Piano per la non autosufficienza 2019 – 2021).

Le linee guida rientrano nel quadro degli interventi messi in campo per la disabilita’ gravissima e il mantenimento della continuita’ assistenziale: in aggiunta ai 28 milioni di risorse nazionali, a marzo la Regione Lazio ha stanziato 19,3 milioni di euro per il triennio. Nello specifico, le risorse regionali per il 2020 ammontano a ulteriori 5,3 milioni di euro, mentre sia per il 2021 sia per il 2022 la somma supplementare e’ di 7 milioni di euro.

“L’assistenza domiciliare, l’assegno di cura compreso tra 800 euro e 1.200 euro mensili (1.500 in caso di Sla) e il contributo ai caregiver tra 700 e 1.000 mensili (1.300 in caso di Sla), sono le modalita’ che garantiscono un concreto sostegno ai cittadini piu’ fragili e alle loro famiglie, per migliorare la loro qualita’ di vita. Le politiche sociali della Regione Lazio, i cui pilastri sono contenuti nel Piano sociale, sono orientate- spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali Alessandra Troncarelli- alla promozione di modelli organizzativi e di funzionamento dei servizi socioassistenziali prossimi alla persona, che garantiscano la liberta’ di scelta e l’inclusione nel proprio contesto di vita.”
“Il nostro intervento di integrazione e modifica delle linee guide nasce, infatti, dalla consapevolezza che la permanenza a ‘casa’ rappresenta la risposta assistenziale da privilegiare nell’ambito dell’offerta pubblica anche per le persone non autosufficienti in condizione di disabilita’ gravissima che hanno necessita’ di sostegno intensivo e continuativo. La crescita del fabbisogno ci ha guidati nel ridisegnare i criteri di accesso alle prestazioni al fine di ampliare la platea dei beneficiari”.

Rispetto alle precedenti, le nuove linee guida introducono dei criteri per la priorita’ di accesso: la Regione Lazio garantisce a tutti gli utenti gia’ in carico (beneficiari in almeno una delle annualita’ precedenti) l’erogazione dell’assegno o del contribuito di cura nell’importo minimo rispettivamente di 800 e 700 euro; inoltre, si tiene conto dell’assenza di altre prestazioni o servizi sociali. Soddisfatte le richieste di tutti gli aventi diritto, i distretti potranno modulare l’assegno o il contributo di cura sulla base di ulteriori, specifici criteri in cui il grado di compromissione funzionale assume un peso rilevante.

Per la Sla, inoltre, l’importo assicurato aumenta di 300 euro rispetto al passato. Altre novita’ introdotte riguardano la possibilita’ di mantenere l’assegno o contributo in caso di trasferimento in un’altra regione per un periodo di 6 mesi e la compatibilita’ dell’assegno di cura anche in caso di ricoveri ospedalieri per 30 giorni (prima erano 15). Il lavoro che ha portato alla stesura delle nuove linee guida, frutto di un confronto continuo con i distretti sociosanitari, le associazioni dei familiari e le parti sociali, ha tenuto infatti conto della rilevazione territoriale secondo cui il numero complessivo di utenti con accertata condizione di disabilita’ gravissima, a livello regionale, e’ di 5.169, comprensivo sia di quanti sono gia’ in carico e beneficiari degli interventi assistenziali sia di quelli in lista di attesa.

“Integrazione sociosanitaria, valutazione multidimensionale, presa in carico globale della persona attraverso un progetto personalizzato condiviso, inteso come intervento di cura ed assistenza ma anche di vita e pari opportunita’, sono- continua l’assessore Troncarelli- elementi complementari di un unico percorso, con piu’ interlocutori, rivolto al benessere sociale, nella sua accezione piu’ ampia, della persona con disabilita’. Ancora una volta la Regione Lazio lavora per interventi di inclusione che rendano le nostre comunita’ piu’ vicine a chi ne ha bisogno”.